InfoAut
Immagine di copertina per il post

Veneto, Autonomi contro il lavoro nero

||||
||||

30 gennaio Schio. Viene attaccata con una molotov l’abitazione e bruciata l’auto di Sandro Schirru, uno dei potenti del territorio. E’ amministratore delegato della Spanevello, della Spanevello Brevetti e della Frau Elettronica di Carrè, oltre ad essere dirigente della finanziaria Satif. La Spanevello, una meccanica con circa 150 operai, è in amministrazione controllata di cui la Satif ha diretto controllo del pacchetto azionario. Da settembre gli operai non ricevono salario, inoltre un centinaio di loro sono stati licenziati nei due anni precedenti nel corso di una furiosa ristrutturazione produttiva. In questo momento c’è la richiesta dell’amministratore Schirru di procedere con ulteriori 50 licenziamenti.

RIVENDICAZIONE CONTRO IL LAVORO PRODUTTIVO – GENNAIO ‘78

L’Organizzazione operaia per il Comunismo e i Proletari comunisti organizzati hanno portato a termine con successo una campagna di lotta contro padroni e padroncini che fanno largo uso del lavoro nero, contro personaggi e organizzazioni che sono fondamentali per il funzionamento di questa rete produttiva, contro beni di loro proprietà, depositi di materiali finiti, covi in costruzione, amministratori del lavoro nero e della ristrutturazione.

1) Assaltato e perquisito l’ufficio di consulenza del lavoro di Varniero Varnier, noto factotum intrallazzatore di tutti i padroni e i padroncini del Conselvano. In questo ‘ufficio’ si studiano e si pianificano sia la ristrutturazione e il decentramento, sia la ‘legalizzazione’ dei furti sulle buste paga.

2) Assaltata e perquisita l’Associazione Calzaturieri della Riviera del Brenta (ACRIB) centro di comando e di ristrutturazione sulle fabbriche di tutta la Riviera, momento decisionale della politica antioperaia dei vari padroncini calzaturieri (vedi vertenza aperta da più di 6 mesi sui servizi sociali, sul salario, contro il lavoro nero).

3) Padova. Attaccato e distrutto il covo di distribuzione del lavoro nero e a domicilio in via Rialto 15 di Ilaria Carnielli. Centro di iniziativa padronale del settore tessile.

4) Padova. Attaccato e distrutto il deposito di detersivi DIBRO (di Dini Brolati) in via Beato Pellegrino 25. Grossa rete a livello veneto di lavoro nero e super sfruttamento minorile.

5) Campodarsego (Pd). Distrutta in via Antoniana 100 l’Ascona blu PD425391 del direttore della fabbrica di bambole LUISA di Cascadan, FASOLO RENZO assunto dal padrone con il preciso compito di ripristinare il terrorismo l’ordine dentro la fabbrica.

6) Leganro (Pd). E’ stata fatta esplodere una carica di esplosivo contro la villa in costruzione del mafioso Senigaglia Paolo abitante in via Lavorino 10 a Pd, padrone della SIMOD spa (multinazionale), dentro alla quale viene attuata attraverso licenziamenti politici, multe, minacce continue, una politica terrorista antioperaia.

7) Padova. Attaccata la casa di Ugo Benettollo in via Lazzarotto 4, padrone assieme al fratello della ZIMET (Limena) e di un’altra fabbrica a Bovolenta, dove si fa uso terroristico degli straordinari e dell’elevato tempo dei ritmi.

8) Porcia (Pn). E’ stata attaccata con il fuoco l’abitazione di Luigi Fresco di Mattia, grosso proprietario terriero.

9) Rovigo. Attaccata con molotov la casa degli sfruttatori Spandorello in via Giro 8, proprietari di laboratori e grossi datori di lavoro nero.

10) Rovigo. Attaccata a colpi di arma da fuoco e con molotov la casa di Borgato Idelma e Pozzato, in via Degli Angeli 197, proprietari dei laboratori dove vengono super sfruttati gli operai.

11) Badia Polesine (Ro). Attaccata la casa di Giovanni Piazza in via Strampelli 26, proprietario della RUTHINIUM e di un laboratorio in via Roma, famosi per sottopagare la manodopera e per l’uso politico dei licenziamenti (10 licenziati tra cui un delegato sindacale).

12) Schio (Vi). Attaccata con il fuoco la casa e bruciata la 131 di Sandro SCHIRRU, gestore della ristrutturazione (200 licenziamenti in 2 anni) alla Spanevello e Frau. Ex quadro Montedison è uno dei pilastri della famigerata SATIF, finanziaria della zona. Gli operai hanno individuato in questa finanziaria uno dei nemici principali da combattere.

Guarda “Presentazione ‘Archivio Autonomia’ (Bologna 7/4/2021)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1853

    Immagine di copertina per il post

    Anna Kuliscioff

    Anna Kuliscioff nasce in Crimea, nel 1854. Nel 1871 si trasferì a Zurigo per proseguire gli studi di filosofia, poiché in Russia le donne non potevano frequentare l’università. Qui iniziò a maturare la sua coscienza politica. Nel 1873, fu ordinato agli studenti russi di abbandonare l’università di Zurigo, pena la non ammissione agli esami in […]

  2. 1950

    Immagine di copertina per il post

    Acciaierie in rivolta

    IL 9 GENNAIO 1950 A MODENA, ROBERTO ROVATTI, EX PARTIGIANO, FU UCCISO IN UN FOSSO DA SEI CARABINIERI CON I CALCI DEL FUCILE. INSIEME A LUI VENNERO UCCISI ALTRI CINQUE MANIFESTANTI CHE LOTTAVANO CONTRO IL LICENZIAMENTO DEGLI OPERAI ALLE FONDERIE RIUNITE. Le Fonderie Riunite di Modena costituivano uno dei principali pilastri socioeconomici dell’area e garantivano […]

  3. 1970

    Immagine di copertina per il post

    Congresso costitutivo di Potere Operaio

    Dopo la fine della vertenza contrattuale, che aveva accompagnato le lotte autunnali e che aveva visto una sostanziale vittoria del sindacato, si aprì all’interno del gruppo di Potere Operaio una discussione interna su come proseguire il percorso di lotte, visto il venir meno del terreno su cui il gruppo era cresciuto. Già da qualche mese […]