InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il campeggio antinucleare di Comiso – parte prima

||||

Sin dalle prime giornate i compagni e le compagne presenti al campeggio lavorano affinchè l’assemblea diventi il luogo decisionale, il mezzo d’espressione di un movimento popolare e di massa, che parta dal basso, rifiutando ogni delega, per mettere in campo varie e significative iniziative contro la base missilistica.

 

 All’inizio degli anni ottanta Comiso, un comune del ragusano, in Sicilia, conosce uno straordinario ciclo di lotte contro il nucleare ed in particolare contro l’installazione dei missili Cruise (armi dotate di testate atomiche) all’interno della base Nato che sorge nelle vicinanze della cittadina.

È a partire dal 31 luglio del 1983, con l’arrivo di tanti/e compagni/e del coordinamento nazionale antinucleare e antimperialista al campeggio dell’IMAC (international meeeting against cruise), già installato dall’inizio del mese nella vicinanze della base militare, che la lotta conosce i suoi momenti più intensi, che ci fanno guardare a quelle giornate, a quella battaglia vincente, come ad un bagaglio di esperienze per le lotte a venire sui temi della difesa dei territori e dei beni comuni.

Si moltiplicano i volantinaggi e i presidi informativi in tutta la cittadina di Comiso e nel territorio circostante, si inaugura una mensa popolare all’interno del campeggio, nella serata del 2 agosto si tiene una partecipata assemblea generale, nella quale tante persone trovano lo spazio per confrontarsi sia sulla situazione politica generale che sull’organizzazione della tre giorni di blocco dei lavori della base militare, fissati dal 6 all’8 agosto.

 

I momenti di confronto si moltiplicano e con essi il livello del dibattito cresce: il discorso dai missili della base di Comiso si allarga a quello della militarizzazione dei territori e al ruolo che svolge la Nato in questi processi, si trova l’esigenza di collegarsi ad altre esperienze di lotta, si riconosce l’importanza di creare un fronte più ampio tra gli operai e i cittadini che vivono nel territorio per portare avanti la battaglia nel modo più partecipato e forte possibile, scardinando la logica della delega e rifiutando i cappello politico che il PCI vorrebbe mettere sul movimento.

 

Il successo delle assemblee così come quello delle varie iniziative di volantinaggio e contro-informazione costituisco i primi e fondamentali passaggi che porteranno a far diventare quello di Comiso un movimento reale e che accomunano quella lotta a tanti altri movimenti popolari che in quegli anni ed ancora oggi continuano a lottare e a vincere contro il nucleare e per la difesa dei territori.

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

campeggiocomisoimacno nucleare

Accadeva Oggi

  1. 1944

    Immagine di copertina per il post

    L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema

    Estate 1944, l’ultima estate di guerra. La zona della Versilia in questo momento costituisce il fronte occidentale della Linea Gotica e le disposizioni tedesche costringono la popolazione di evacuare l’area, per spostarsi al di là dell’Appennino, in provincia di Parma. L’ordine è impraticabile, vista la scarsità dei mezzi a disposizione, ma la popolazione della piana […]

  2. 1969

    Immagine di copertina per il post

    La rivolta di Derry

    A Derry, il 12 di Agosto del 1969 una parata di Orangisti filoinglesi promossa dalla loggia massonica britannica degli Apprendice Boys viene interrotta da un nutrito gruppo di manifestanti proveniente dal quartiere/ghetto repubblicano del Bogside, dove risiedono le famiglie operaie irlandesi. Nel Bogside si riversano ondate di soldati inglesi, ma le strade d’accesso vengono barricate […]

  3. 2006

    Immagine di copertina per il post

    Il massacro dei Merkava nel sud del Libano

    A causa del fallimento della guerra aerea, che non è riuscita a raggiungere l’obiettivo dichiarato di eliminare Hezbollah o ridurre gli attacchi missilistici e missilistici contro il nord di Israele, il governo di Ehud Olmert ha cercato di cambiare strategia e inviare soldati nel sud del Libano per attaccare le posizioni di Hezbollah.