A fuoco la sede della Lega Nord
2 dicembre
Verso le due del 24 aprile 1992 compagni autonomi festeggiano il 25 aprile dando fuoco alla sede della Lega Nord in Via Leinì, in piena Barriera di Milano a Torino.
Era una Lega Nord ben diversa da quella di oggi: era già presente quello squallido individuo di Mario Boerghezio, c’era pure Gipo Farassino che si era fatto ammaliare dai seguaci di Bossi, ma pochi anni dopo li abbandonerà deluso (rimarrà un neo nella sua ottima carriera canora).
L’ordigno era costituito da diserbante Radisol, zucchero a velo, acido solforico, benzina con polistirolo, un orologio a tempo e diverse bombolette di gas da campeggio, quelle piccole (di fianco c’era il bowling e non si doveva esagerare).
Nei giorni successivi la solita trita e ritrita canea di commenti dei politicanti di destra e di sinistra. Dal missino Ugo Martinat al sinistro Lucio Libertini con i loro deliri tra strategia della tensione o se lo sono fatti loro stessi.
Dai, gli anonimi autori, non potevano lamentarsi: era andata bene.
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