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Cellule Comuniste Combattenti del Belgio

3 ottobre 1984

Oggi, 3 ottobre 1984, abbiamo attaccato con bombe incendiarie e 150 litri di olio combustibile i trattori per semirimorchi parcheggiati in uno dei parcheggi della società della Germania occidentale MAN Truck & Bus, associata alla società belga HOCKE che funge da sua importatore e con il quale condivide le strutture del parco industriale al 13a  Gossetlaan a Dilbeek.

La scelta di questo obiettivo si spiega molto facilmente se sappiamo che MAN, il settimo produttore militare della Repubblica federale di Germania, è il produttore dei semirimorchi (  tipo P1-A-EL ) che trasportano e lanciano missili atomici statunitensi del tipo Pershing II , recentemente schierato dalla NATO nella Repubblica federale di Germania. 

Quando MAN costruisce autocarri militari per l’esercito belga (  un contratto durato dal 1974 al 1981 in cui MAN ha consegnato camion da 4 tonnellate per un valore di 3,736 miliardi di franchi belgi ), quando MAN costruisce 465 veicoli per i sistemi Pershing II, quando MAN produce motori blindati ( in particolare il diesel che Brugeoise-Nivelles monta sul veicolo blindato SIBMAS a Manage ) o sulle navi da guerra, ecc., è dovere dei rivoluzionari porre fine a queste attività. È in questo senso che dobbiamo intendere l’aspetto militare del nostro intervento.   

In occasione del nostro attacco a LITTON, abbiamo spiegato brevemente perché questa guerra che oggi minaccia questo continente non è il prodotto di una perversione dei dirigenti della Casa Bianca o del Cremlino, ma è una conseguenza logica, una tendenza inerente alla capitalismo in crisi. La guerra e la sua preparazione sono le vie su cui avanza il sistema imperialista perché per esso sono le uniche vie in cui la sua logica del profitto può persistere. I superprofitti delle industrie belliche sono un perfetto esempio di questa tendenza e posizionano queste aziende come oggettivi istigatori della guerra.

Di fronte a questa situazione : ” Il vero architetto di una pace democratica non è colui che ripete, in termini generali, pii auspici di pacifismo, senza significare nulla e senza impegnarsi in nulla, ma colui che denuncia il carattere imperialista della guerra attuale e la la pace imperialista che prepara e che chiama i popoli alla rivoluzione contro i governi criminali. » ( Lenin ). Cercheremo di spiegare gli evidenti punti di convergenza tra la nostra azione contro LITTON e quella contro MAN, vale a dire principalmente l’attività e la partecipazione di queste due società al programma di installazione dei nuovi missili americani Cruise e Pershing .     

Lo spiegamento di questi nuovi missili è, oggi, tutti ben consapevoli, come hanno dimostrato le manifestazioni mostruose degli ultimi anni, un fatto nuovo che cambia radicalmente la situazione in Europa. Le “ qualità ” specifiche del Cruise e del Pershing e la loro combinazione ne fanno non una forza di risposta o di deterrenza come sostengono i lacchè della NATO, ma piuttosto una forza di primo attacco atomico .  

Quando sappiamo che il Pershing II raggiunge il suo obiettivo in territorio sovietico in meno di 5 minuti dal lancio e che è infatti rilevabile solo dopo l’impatto e l’esplosione, quando sappiamo che il Cruise vola al di sotto della copertura radar dell’Est paesi, quando conosciamo la fenomenale precisione di questi missili, il cui margine di errore è misurato in pochi metri, quando pensiamo alla carica atomica in definitiva limitata di questi missili destinati ad un uso tattico contro forze e installazioni militari, e infine quando consideriamo vedere la capacità che ha oggi la NATO di saturare l’Europa occidentale con questi missili, quelli trasportati da aerei, navi o sottomarini e che, secondo le parole di Reagan, dovrebbero essere costruiti “a migliaia ”  “, tutti questi elementi accumulati denunciano chiaramente che, attraverso lo schieramento di Pershing e Cruises , la NATO sta costruendo un’arma fondamentale per la sua politica bellicosa e aggressiva.

Questa politica guerrafondaia è una realtà, un progetto definito e pianificato che si concretizza ogni giorno nel susseguirsi dei programmi della NATO, come quello degli euromissili americani ( che i servizi di propaganda e di disinformazione cercano di farci credere siano una “ risposta ” all’installazione della SS20 sovietica nel 1977, mentre il programma Pershing II fu lanciato nel 1972 ! ) messo in piedi dal generale Haig ( contro il quale la Frazione dell’Armata Rossa effettuò un attentato il 25 giugno 1979 mentre si recava a SHAPE, vicino a Mons ), o come quello definito nei piani del generale Rogers che programmano prima del 1990 la massiccia espansione, quantitativa e qualitativa, degli armamenti convenzionali della NATO ( cioè non atomici)         ).

Vogliamo sottolineare qui che quando parliamo di guerra atomica nella quale l’imperialismo statunitense trascinerebbe i suoi alleati e vassalli europei, non stiamo cadendo nei classici cliché dell’apocalisse nucleare, della distruzione totale del pianeta, ecc. Queste visioni infernali – del tutto semplicistiche – non hanno altra funzione che quella di permettere ad alcuni di dichiarare perentoriamente : ” è impossibile “, ” non oseranno iniziare una guerra del genere … non sono pazzi fino a questo punto ” e soprattutto di precipitarsi a concludono : “ queste nuove armi servono soltanto a fungere da deterrente, a mantenere l’equilibrio che impedirà la guerra ”. Queste dichiarazioni di preghiera         
rielaborate da certi rassegnati sono infatti l’immagine della propaganda borghese per giustificare la follia militarista e terroristica degli Stati : ” tutte le armi, tutte le reciproche prese di ostaggi delle popolazioni mediante testate atomiche interposte, tradotte modestamente in ” equilibrio delle forze “, non sono non servire la pace ? Sappiamo della guerra ? No, beh allora continuiamo su questa strada ! »        

Tutte queste stronzate mostruose sono andate avanti abbastanza a lungo, dobbiamo denunciare bugie così enormi ! La guerra non si è mai fermata, non è passato un anno dall’ultima strage mondiale senza imperialismo, direttamente o attraverso lacchè e burattini, portando la guerra ai quattro angoli del mondo: Panama, Cuba, San Domenico, Algeria, Cile, Angola , Palestina, Congo, Corea, Shaba, Vietnam, El Salvador, Grenada, Irlanda, Malesia, ecc. La guerra è un fenomeno quotidiano per l’imperialismo e se la relativa distanza delle zone di conflitto ha permesso ad alcuni di dimenticarla un po’ in fretta, il ritorno delle minacce di guerra nelle metropoli ha restituito parte della memoria ai popoli di questo continente.

Per l’imperialismo la guerra è solo una questione di interessi. E interessi in quello che si sta preparando, il leader dell’imperialismo occidentale : gli Stati Uniti ne hanno troppi. La circoscrizione del fuoco nucleare nell’Europa centrale ( quindi la preservazione del santuario nordamericano ), l’estensione della guerra totale in Europa, nel Mediterraneo, nel Medio Oriente e nei Caraibi, questi sono i progetti criminali del Pentagono. E chiunque voglia credere che l’imperialismo americano esiterà un solo istante a devastare, nel fuoco della guerra moderna, tutta l’Europa in un confronto da essa organizzato contro l’URSS e i popoli in lotta del Terzo mondo, chiunque voglia credere credere in questa esitazione e chi ci fa affidamento è un idiota irresponsabile    ! Idiota o truffatore è anche chiunque affermi che le borghesie imperialiste dell’Europa occidentale, le multinazionali e i governi, vogliono solo opporsi : anche loro si preparano a spartirsi la torta a spese del popolo. Su questo argomento non ci sono più dubbi: tutti i governi europei, di qualunque famiglia politica appartengano, sono asserviti alla NATO, come dimostra la scarsa considerazione per l’evidente rifiuto delle popolazioni riguardo allo spiegamento di missili nel teatro europeo. 

Se consideriamo l’imperialismo statunitense come elemento trainante e aggressivo di questa tendenza alla guerra, ciò non basta per trovare un “ buon ruolo ” per l’URSS, perché se pensiamo che l’URSS non sviluppa oggi una politica di guerra mondiale totale, la sua natura capitalista lo ha a lungo escluso dalle fila della rivoluzione comunista mondiale, e la presa in ostaggio delle metropoli occidentali sotto il fuoco dei suoi missili lo pone come un nemico secondario ma oggettivo del proletariato europeo.  

Che nessuno continui a fare lo struzzo, riconoscendo il diritto del governo borghese di decidere da solo sulla ” possibile ” installazione di Cruise in Belgio nel novembre 1983 ( proprio come nel dicembre 1979 con 130 voti contro 48 ! ), gli eurodeputati si sono schierati inequivocabilmente con NATO. È quindi a costo di milioni di potenziali morti – risultato di una risposta dell’URSS – che i ministri, i parlamentari e gli altri funzionari borghesi mantengono le grazie del loro prozio Sam: sono – e questi maiali ne sono addirittura orgogliosi – “ i bravi studenti della NATO ” che da anni fanno di questo paese una base sicura e fedele per la politica aggressiva degli USA.        

Ma qui non può esserci spazio per il catastrofismo o la rassegnazione. Se la prevedibile sconfitta della politica del movimento pacifista, che non è riuscito, contrariamente alle sue pretese, ad impedire lo spiegamento di missili, è palese, ciò non è certamente dovuto alla mancata mobilitazione delle popolazioni ; le manifestazioni autunnali del 79, 81 e 83 hanno invece ampiamente dimostrato che era di massa che si diceva NO all’installazione di missili americani in Europa e in Belgio, NO alla guerra imperialista ! Attraverso i loro atteggiamenti, parlamento e governo mostrano chiaramente, con disprezzo e cinismo verso questa chiarissima opposizione popolare, il loro deplorevole servilismo agli interessi dell’imperialismo mondiale. Nonostante le loro chiacchiere e i loro discorsi,  
Anche loro si stanno preparando alla guerra ! 

Di fronte a questa situazione, è giunto il momento di dimostrare concretamente che non vogliamo questi missili, questi piani di guerra, queste ristrutturazioni dell’economia capitalista e il loro corteo di miseria . E non dimostrarlo alla borghesia che lo sa benissimo e se ne frega perché è sempre stata estranea agli interessi dei lavoratori. È tempo di dimostrare concretamente a noi stessi, uomini e donne, lavoratori di tutto il mondo, che sabotare e bloccare i progetti guerrafondai della borghesia imperialista è possibile e necessario, sia per evitare un conflitto atomico in Europa che per spazzare via il capitalismo . e costruire una nuova società dalla quale sarà abolito lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, una società senza classi, senza Stato e senza guerra : società comunista.

Sappiamo bene che il nostro contributo è infinitamente modesto rispetto alla portata del compito che attende l’intero movimento rivoluzionario mondiale, ma è proprio allora che non è necessario risparmiare le nostre forze per giungere alla prima tappa storica dell’organizzazione rivoluzionaria del movimento rivoluzionario mondiale. lavoratori : Partito Comunista Lottante della Classe Operaia. Inoltre, l’apertura in questo paese di una lotta radicale, concreta, organizzata e rigorosamente legata ai principi del marxismo-leninismo è un passo – per quanto modesto – che doveva essere compiuto e che ora deve essere sviluppato, rafforzato e moltiplicato ovunque. 

“ CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA, LA GUERRA CIVILE ! »   

ORGANIZZIAMOCI E COLPIAMO SENZA SOSTA ! 

AVANTI VERSO LA COSTRUZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DI LOTTA DEI PROLETI, AVANTI VERSO LA RIVOLUZIONE COMUNISTA ! 

TUTTO IL POTERE AI LAVORATORI ! 

CELLULE COMUNISTE COMBATTENTI – Per la costruzione dell’Organizzazione Combattente dei Proletari. 

Guarda “Histoire des Cellules Communistes Combattantes / RTL – TVI / 2004 / deuxième partie“:

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