Sì è svolta lo scorso giovedì 11 maggio al Polo Piagge dell’Università di Pisa l’iniziativa “Università e guerra: quali alleanze per una de-escalation militare?” organizzata dalla rete RiseUp4Rojava Pisa.
Di seguito la seconda puntata dell’intervista sul movimento studentesco a Parigi e sulle lotte che hanno interessato le scuole superiori nel quadro del movimento contro la riforma delle pensioni.
All’interno del ciclo di mobilitazioni, scioperi e lotte che sta attraversando la Francia, una composizione che si è attivata in maniera diffusa e determinata è quella studentesca.
Alquati, com’era sua abitudine e suo metodo, non si preoccupa di blandire chi l’ha ospitato; al contrario, problematizza e mette a critica le parole d’ordine del movimento, approfondendo nodi politici decisivi legati alla scuola e all’università: dalla formazione al sapere merce, dall’industria della cultura alla soggettività studentesca.
Studenti universitari in lotta negli ultimi mesi contro il caro vita: affitti trasporti, tasse universitarie e ora anche il caro mensa. Il costo di un pranzo in mensa è cresciuto a Milano del 60%, a Brescia del 45%, a Torino del 40%.
Più di una settantina tra studenti e docenti accompagnatori di 14 università italiane “arruolati” in Marina per partecipare alla maxi-esercitazione aeronavale “Mare Aperto 2023-1” che ha preso il via giovedì 13 aprile in una vasta aerea del basso Tirreno per concludersi il prossimo 6 maggio.
Anche molti studenti si sono uniti alla mobilitazione, occupando e bloccando licei e università, partecipando agli spezzoni sindacali o al cortége de tête in piazza, organizzando supporto a chi sciopera nei luoghi del sapere o altrove.
Il World Congress for Climate Justice ) si terrà a Milano fra il 12 e il 15 ottobre, a poche settimane dall’inizio della Cop 28.
Nell’era post-Covid si è spesso parlato di ripartenza e ripresa, soprattutto in relazione all’economia del Paese. Mesi e mesi di discussioni si sono poi condensati nel PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: una serie di investimenti stipulati in accordo con l’Unione Europea da destinare a diversi ambiti.
Anche l’università di Milano si mobilita per la liberazione di Cospito e contro il 41 bis. Ieri occupato un chiostro della Statale