Roma, la piazza “contro ogni fascismo” sfida i divieti imposti dalla questura
Ieri, 1 Marzo, si è svolto il presidio contro il comizio finale di Casapound a piazza del Pantheon. La manifestazione era stata vietata e il tavolo tecnico della questura aveva annunciato rappresaglie per chiunque scendesse in piazza senza preavviso. Nonostante questo, centinaia di persone si sono incontrate a Largo Argentina a pochi metri dal comizio di Casapound difeso da centinaia di uomini in assetto antisommosa, idranti e un pulman pronto per il trasferimento dei manifestanti nel centro di identificazione. Il presidio dopo alcune ore si è trasformato in corteo che ha sfilato nel centro della città, nonostante i divieti, e si è concluso nella piazza di Santa Maria in Trastevere.
COMUNICATO
Oggi la Roma antifascista ha sfidato il divieto annunciato dalla questura per permettere lo svolgimento delle kermesse di chiusura della campagna elettorale organizzate dai diversi partiti della destra italiana. L’ unico scopo delle istituzioni era quello di impedire qualsiasi manifestazione contro Casapound. Invece, centinaia di persone hanno sfidato il divieto con coraggio e si sono presentate a largo Argentina a pochi passi dalla piazza di Di Stefano. Come sempre a difesa di questi impostori sono stati dispiegati diversi reparti celere, camionette e idranti confermando la volontà delle istituzioni di legittimare i partiti neofascisti costi quel che costi. Il presidio ha animato la piazza di Torre Argentina fino alla fine del comizio che si svolgeva a qualche centinaio di metri, da lì si è mosso in corteo rivendicando la libertà di movimento nelle strade della nostra città. Il corteo si è, infine, concluso a Trastevere comunicando con il quartiere.
Anche oggi, senza ritegno si è continuato ad abusare della parola democrazia riducendo il tutto ad uno scontro tra opposti estremismi. Noi abbiamo ribadito in piazza che Casapound non ha diritto di parola come tutti quei partiti di destra che fomentano la guerra tra poveri e sciaccallano sulle nostre vite pur di garantirsi, come tutta la classe dirigente di questo paese, le poltrone utili a comandare e derubare i propri cittadini. Nonostante il tentativo di presentarsi come i difensori degli italiani in difficoltà, gli interessi che coprono questi soggetti sono sempre gli stessi: quelli di chi vuole arricchirsi sulla pelle di tutte e tutti noi, di chi vuole cancellare tutele e sfruttare il lavoro, soprattutto quello migrante. Questi soggetti vogliono una società diseguale dove loro possono curare i propri privilegi. La storia c’è l’ha insegnato.
In queste settimane migliaia di persone da Macerata a Piacenza hanno sfidato divieti, polizia, associazioni e partiti che non hanno avuto la dignità di scegliere da che parte stare. Questo é l’antifascismo che ci piace quello che sfida le istituzioni che legittimano i neofascismi, che cancellano i diritti, che impoveriscono. Questa giornata non può essere considerata un punto di arrivo ma abbiamo bisogno di proiettarci già oltre le elezioni approfondire le nostre pratiche e quell’opposizione antifascista da ritrovare in tutti e tutte coloro che non vogliono xenofobi, razzisti, fascisti, sessisti nei propri quartieri.
Intanto il prossimo appuntamento è già domani per contestare il comizio di fine campagna elettorale del fascista Fiore e della sua organizzazione criminale di forza nuova. Invitiamo tutti gli antifascisti e antifasciste di Roma ad animare anche questa piazza con rabbia ed amore!
Antifascisti e antifasciste romani
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