Genuino Clandestino (
http://genuinoclandestino.noblogs.org/) nasce nel 2010 come campagna di comunicazione per denunciare un insieme di norme che, equiparando i cibi contadini trasformati a quelli delle grandi industrie alimentari, li ha resi fuorilegge. Questa campagna si è poi trasformata in una rete di realtà che si oppongono alle modalità capitalistiche di produzione e distribuzione delle merci, promuovendo pratiche politiche che rivendicano la salute della terra, dell’ambiente e la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’incontro fiorentino è stato incentrato sui temi della campagna “Terra Bene Comune” (
http://terrabenecomune.noblogs.org/) : sull’opposizione alla svendita del patrimonio pubblico, sulla riaffermazione della sovranità delle comunità locali sui propri territori, e sul diritto di gestire collettivamente e in maniera autonoma le risorse che ne derivano. Proprio per questo l’incontro si è aperto con una manifestazione in un luogo simbolo per la campagna fiorentina: il podere di Mondeggi-Lappeggi, di proprietà della Provincia di Firenze, che pensa di venderla al miglior offerente, ma che non ha fatto i conti con la comunità locale che non ha intenzione di vedere le olive di Mondeggi cadere a terra per l’abbandono, e neanche essere raccolte per creare ricchi profitti.
E’ questo che è emerso con forza anche dalla giornata di dibattito del sabato: di fronte a una disoccupazione e a un bisogno di case crescente, vedere terre inutilizzate e casolari in abbandono, in attesa di essere svenduti, è inaccettabile!
Su questo la rete di Genuino Clandestino ha trovato una forte convergenza sui temi di casa e reddito della sollevazione romana del #19o, riconoscendone la potenza delle rivendicazioni e delle pratiche politiche, nonché gli obiettivi comuni (non a caso l’assemblea generale si apre con un intervento contro l’operato della Cassa Depositi e Prestiti, assediato il 19o).
Stiamo parlando di un “Diritto all’abitare la terra” che non si pone solo ed esclusivamente su un piano simbolico, ma che parla anche di pratiche concrete. Abbiamo infatti sentito la determinazione nel riappropriarsi di ciò che ci spetta, come si farà il 17 novembre con la raccolta collettiva delle olive di Mondeggi. Siamo anche venuti a conoscenza di esperienze come quella umbra di “Caicocci Terra Sociale”, che rivendicano il diritto all’utilizzo sociale delle terre pubbliche, e che non hanno più paura di dire che per ridare terra e casolari a chi ne ha diritto sono pronti anche ad occuparli!
Nell’incontro fiorentino la rivendicazione di casa e reddito si è intrecciata indissoubilmente alle lotte contro le grandi opere e le devastazioni ambientali, sottolineando come la difesa della terra debba essere anche difesa dei territori. Per questo l’assemblea di Genuino Clandestino ha assunto le date del 16 di Novembre in Val Susa a fianco dei NoTav e in Campania contro il Biocidio.
Possiamo dire che quello che emerge da questa intensa tre-giorni è una forte convergenza sui temi che hanno portato alla sollevazione del 19ottobre e alle lotte che nell’ultimo mese si stanno diffondendo sui territori. C’è stata l’assunzione di date collettive e il riconoscimento di essere interni a questi percorsi. Insomma, dalle terre di Genuino Clandestino abbiamo sentito un convinto no alle grandi opere, no alla devastazione dei territori, sì a casa e reddito per tutt*!