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Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia. Proviamo un grande cordoglio per la perdita di un compagno, di un militante completo, capace di coniugare la partecipazione ed il protagonismo nelle lotte con lo studio, la ricerca quotidiana tra gli ultimi, i subalterni.

Con Emilio abbiamo condiviso negli ultimi anni momenti di dibattito e di discussione sui temi che più gli stavano a cuore: la nuova composizione di classe con il diffondersi sempre maggiore del paradigma della subalternità, l’incrocio tra l’oppressione di classe, quella sulla linea del colore e la lotta delle donne, la guerra imperialista ed il neocolonialismo, le rivolte in Francia e l’intreccio tra questi fenomeni.

Il suo metodo pervicacemente operaista, affiancato ad una mente aperta e vivace, ad una cultura onnivora ed ad una voglia costante di continuare a ricercare, confrontarsi con i fenomeni sociali dei quartieri popolari dalla sua Genova fino all’amata Marsiglia gli hanno permesso di intuire in anticipo molti dei temi di riflessione che oggi sono all’ordine del giorno.

Diversi sono i suoi libri che sono diventati dei cult nelle librerie dei compagni e delle compagne più giovani, solo per citarne alcuni: “Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell’Italia degli anni Settanta” (2004), “Autonomia operaia. Scienza della politica e arte della guerra dal ’68 ai movimenti globali” (2008), “Noi saremo tutto. Nuova composizione di classe, conflitto e organizzazione” (2012), “Sulla Guerra. Crisi Conflitti Insurrezione, “Le condizioni dell’offensiva. Senza Tregua. Giornale degli operai comunisti”. Di recente pubblicazione per Derive Approdi è “L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo”.

L’ultima volta che abbiamo parlato con Emilio, già affaticato dalla malattia, ha iniziato il suo intervento dicendo “E’ vero, noi siamo messi male, ma loro sono messi peggio” in riferimento allo stato del comando capitalista. Una dimostrazione della sua fiducia nelle capacità del proletariato, dei subalterni di tornare a contare e sfidare il regime di oppressione capitalista.

Ciao Emilio, ti immaginiamo con la tua maglietta dell’Olympique Marseille nei vicoli a progettare l’assalto al cielo.

Emilio verrà ricordato il 16 agosto, alle ore 12, al Tempio Laico di Staglieno, nella sua Genova. Nei prossimi tempi riprenderemo alcuni dei suoi interventi e contributi che abbiamo pubblicato negli scorsi anni.

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