Dai vicoli di Napoli, con la valle che resiste!
Le fanno sempre all’alba, così è la prima notizia che leggi appena sveglio.
Piu’ di 26 perquisizioni ed arresti stamattina in tutt’Italia per punire ancora una volta chi abita la valle e per questo la difende, e chi quella lotta la sente propria, anche se abita nei vicoli di Napoli, in un’altra grande città del Nord, nella lontana Sicilia.
Cerchiamo informazioni in rete, ascoltiamo radio black out, scriviamo una email ai valussini che abbiamo ospitato durante la tappa napoletana del NO TAV TOUR ad Ottobre.
In attesa che il movimento napoletano si dia un appuntamento comune e pubblico per manifestare contro questa ondata repressiva, ci viene spontaneo un piccolo gesto: appendere la bandiera no tav fuori allo spazio sociale che ci apprestiamo a inaugurare questo week end.
La nostra incodizionata solidarietà va a tutti coloro che hanno subito arresti e perquisizioni, così come alle migliaia di persone che da oltre vent’anni portano avanti una lotta che ha saputo essere insieme radicale e di massa.
Un prezioso insegnamento per noi, una sfida intollerabile per lo Stato e per gli interessi economici di chi vuole questa opera inutile e dal costo ambientale incalcolabile ad ogni costo.
Siamo certi che chi anima il movimento NOTAV non indietreggerà di un sol passo, che non si lascerà intimidire e che non cadrà nella trappola di chi vuol dividere il movimento in buoni e cattivi.
Come dicemmo già ad ottobre, giocando con il “A SARA’ DÜRA” valsusino…Hann’ ‘a schiattà!
Cau Napoli
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