Dal Giambellino: “L’unico racket è la solitudine imposta dallo Stato” [video]
“Noi non è che cerchiamo delle case per delle persone, che poi diamo a qualcuno…Questo non è un mestiere, né un lavoro. E’ una cosa fatta da tutte quante le persone che vogliono mettersi insieme per essere meno deboli”.
Sono le parole di Nicco, un esponente del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio, accusato insieme ad altri 8 compagni e compagne, secondo una montatura giudiziaria, di gestire il racket delle occupazioni delle case vuote di Aler. Ieri un partecipato corteo ha attraverso il quartiere della periferia milanese per rispondere all’operazione di polizia. Prima nel corso della conferenza stampa indetta dal Comitato posto sotto inchiesta si è presentato anche Nicco, al momento ancora ricercato non essendo stato raggiunto nel suo domicilio dalla polizia che avrebbe dovuto eseguire il mandato di arresto. Parole chiare le sue e quelle degli altri membri del Comitato di lotta del Giambellino: dove lo Stato è presente solo nella forma della polizia allora le persone si organizzano e difendono, perché nessuno finisca in mezzo a una strada. Non per tornaconto personale ma perché uniti si vince.
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