InfoAut
Immagine di copertina per il post

Forte dei Marmi, foglio di via per tre compagni

“Pericoloso per la sicurezza pubblica al punto di essere interdetto dal recarsi in un determinato luogo.” Questa è la motivazione con cui generalmente un questore dà un “foglio di via”. E’ una misura introdotta nel 1956, adottata generalmente per reprimere. Insomma un residuo del tempo che fu. Ma in epoca di crisi dilagante, dilagano anche le proteste, si sa. Che devono essere represse, con ogni mezzo necessario, dalle misure di cento anni fa, alle legislazioni d’emergenza.

Questa è stata la pena comminata a tre compagni della Casa Rossa, rei di essersi opposti, nella ridente Forte dei Marmi, all’infame rete anti-immigrati che il sindaco del PD Buratti ha fatto installare sotto il pontile, con l’unico scopo di negare ai venditori ambulanti un po’ d’ombra. Quella stessa Forte dei Marmi che costituisce una vera e propria vetrina, priva di umanità e di relazione, costruita a misura di turista ricco e benpensante.

Stiano tranquilli il sindaco, la giunta e le solerti forze dell’ordine: non avremmo mai avuto alcuna intenzione di frequentare quel salotto dell’alta borghesia e mai lo faremo in futuro. Il nostro è stato solamente un grido di rabbia e di dignità a fianco dei fratelli migranti, come sempre abbiamo fatto. E come sempre faremo in tutte le occasioni in cui il nostro odio di classe potrà sfogarsi. Foglio o non foglio.

C.s.O.a. Casa Rossa

Leggi anche:

Forte dei Marmi: reti, lusso, razzismo, neofascismo e…PD

Versilia Antirazzista taglia le reti della vergogna

 

da cortocircuito

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

forte dei marmi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.