Oratoio: il quartiere si mobilita
E’ ormai evidente che i quartieri di periferia della nostra città stanno mutando giorno dopo giorno sopra la testa degli stessi abitanti. Infatti, proprio chi vive da sempre nella periferia pisana, si sta accorgendo velocemente che il proprio quartiere sta cambiando, sempre meno sono i momenti in cui è possibile stare insieme e creare momenti di socialità: stanno andando a sparire quelle dinamiche di “paese” fondamentali.
Da qualche giorno invece, gli abitanti di Oratoio (Pisa), si sono ritrovati – senza nessun avviso, comunicazione o incontro con le istituzioni – ad affrontare una questione spinosa: la costruzione di un “isola ecologica”. Il progetto dei lavori, (che verrà presentato martedi prossimo nella sede del circolo ricreativo del paese) prevede la costruzione di un impianto di stoccaggio temporaneo dei rifiuti della raccolta differenziata. Il progetto fa parte del piano provinciale di gestione dei rifiuti che prevede la costruzione di altri due centri di raccolta nell’area pisana da affiancare all’attività dell’isola ecologica di via Pindemonte.
L’area individuata per quest’opera è quella del campetto di calcio, dove tanti giovani di Oratoio sono cresciuti passando le giornate giocando a calcio.
Il campino, proprietà del comune, è da sempre luogo di aggregazione di tante generazioni di questo quartiere, l’unico spazio dove tanti ragazzi, bambini, genitori riescono a trovare momenti di svago e socialità.
Appresa dunque la notizia, gli abitanti si sono mobilitati su tanti fronti: è stato subito allestito un presidio permanente, montando tende, tavoli e panchine dentro al campo di calcio dove, da un paio di giorni, il quartiere si è ripreso questo spazio. E’ stata organizzata una raccolta firme che sta trovando tantissime adesioni, continue assemblee partecipatissime si stanno svolgendo in questi giorni.
Il sacrificio chiesto alla popolazione di Oratoio sembra eccessivo, visto che tutta l’area è già sottoposta a un elevato inquinamento atmosferico dovuto alla presenza dell’inceneritore a poche centinaia di metri di distanza; anche il traffico veicolare della Tosco Romagnola, strada a grande percorrenza, e il nuovo centro di raccolta porterebbero indubbiamente un aumento del traffico di camion nella zona con conseguenze immaginabili sulla qualità dell’aria, ma difficilmente misurabili visto che l’amministrazione ha pensato bene di togliere un mese fa la centralina che a Oratoio controllava la qualità dell’aria, iniziativa contestata dal Comitato “Non Bruciamoci Pisa”.
Quindi si prospettano momenti di lotta e resistenza in questo piccolo centro di periferia. Dopo l’ultima assemblea di quartiere, il messaggio che è passato è quello che martedì 26 aprile, quando il Pd presenterà il progetto dei lavori, troverà un intero paese che si opporrà alla costruzione; gli stessi elettori di Oratoio (culla di voti del Partito Democratico), stanno facendo emergere un forte dissenso che prova l’incapacità di chi governa nei piccoli paesi ed in città, e che si fa vedere soltanto quando deve chiedere voti alle elezioni.
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