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Messico, assedio al parlamento di Chilpancingo. Inaugurato monumento ai 43 di Ayotzinapa

Nella giornata di ieri una marcia di protesta nella cittadina è stata guidata dai compagni dei normalistas e dagli insegnanti locali (questi ultimi a loro volta vittime di una dura repressione poliziesca lo scorso febbraio). Dopo essersi diretti verso la sede del Congresso del Guerrero, i manifestanti hanno prima sfondato i cancelli dell’edificio per poi assediarlo distruggendone le vetrate esterne e dando alle fiamme diversi veicoli mentre la polizia in assetto antisommossa caricava il corteo.

Secondo diverse testimonianze, la polizia avrebbe poi attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni e artifizi pirotecnici simili ai petardi. Si contano diversi feriti, anche se al momento la cifra rimane imprecisata. 

Nel frattempo i genitori dei 43 desaparecidos hanno tenuto a Città del Messico una manifestazione in occasione dell’undicesima giornata di azione globale per Ayotzinapa. I portavoce dei genitori hanno fatto sapere che “non smetteranno di lottare fino a quando non verrà fatta giustizia” e hanno ribadito la volontà di ritrovare i propri figli in vita. A fine giornata i manifestanti hanno installato un “Antimonumento” raffigurante il numero 43 presso il Paseo de la Reforma. 

“Questo Antimonumento con il numero 43, che rimarrà non solo oggi, ma esisterà fino alla ricomparsa in vita dei nostri 43 compagni normalistas, scomparsi lo scorso 26 settembre, è un atto di dignità e di giustizia perchè non dobbiamo permettere che simili crimini contro l’umanità continuino ad esistere nel nostro paese e nel mondo”, ha detto uno dei genitori.

 

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