Prima di contestare Israele vai in Siria o in Iran!
A poche ore dalla vergognosa risposta messa in campo dal governo israeliano a fronte dell’iniziativa internazionale della Flytilla con decine di arresti, black-list agli aeroporti di mezzo mondo e militarizzazione preventiva, ecco che ci giungono altri documenti sconcertanti.
Il primo è stato reso pubblico da una turista svedese che il 14 aprile ha tentato di entrare in Israele passando dal valico di Eilat e consiste in una sorta di “contratto” in cui il firmatario dichiara di non essere in contatto con alcuna organizzazione filo-palestinese e in cui prende atto che verrà deportato nel caso in cui sarà sorpreso fare “una sola di queste cose”elencate nel documento…
Il secondo è il documento rilasciato dall’Ufficio del Primo Ministro israeliano e consegnato agli attivisti della Flytilla deportati. In sintesi la lettera suggerisce a chi volesse contestare Israele di andare prima in Siria o in Iran e solo dopo ciò tornare in Israele a “condividere la propria esperienza”.
Che dire, proprio una luminosa democrazia.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.