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Stoccolma: seconda notte di Rivolta!

Come a Londra quasi due anni fa, è stato un omicidio commesso da parte della polizia a far scatenare la rabbia. I media mainstream hanno diffuso la versione dei fatti della polizia – è stato un incidente a causare la morte del sessantanovenne, è morto all’ospedale. In realta’ l’uomo non ha mai lasciato l’appartamento in un’ambulanza, ma su di un carro funebre.

In seguito all’episodio, per chiedere giustizia, il gruppo giovanile Megafonen, attivo da anni nel quartiere per ridare voce agli abitanti di Husby, ha indetto una manifestazione a cui hanno partecipato centinaia di persone e varie associazioni della zona.

Ieri sera si é tenuta anche una conferenza stampa in cui una delle ragazze del collettivo Megafonen, ha descritto come gli abitanti di Husby siano stati descritti come ’scimmie’, ’pagliacci’ e ’maiali’ dagli agenti, per l’occasione muniti di manganelli e con cani inferociti al seguito. Megafonen ha chiesto un’indagine sugli avvenimenti di questi giorni,e delle scuse formali della polizia alla popolazione locale.

La rivolta scoppiata a Husby non è comunque un caso isolato e non é certo la prima. In seguito alla miccia scoppiata domenica, non solo a Husby, ma in tutte le periferie svedesi la rabbia ha riempito l’aria e le strade. I cittadini, stufi del razzismo, della discriminazione, della violenza e dello sfruttamento subito in anni hanno reagito.

Troppa la tensione, i controlli indiscriminati, i falsi giochi di potere e soprattutto una totale chiusura del dialogo da parte dei politici locali e della polizia con la popolazione hanno caratterizzato gli ultimi mesi. I cittadini della periferia, dopo essersi visti chiudere gli unici servizi locali e dopo aver letto infiniti articoli sulla miseria delle loro periferie si sono stancati.

Con l’odore delle prime auto in fiamme decine e decine di persone sono scese in strada, nel corso dei prossimi giorni vedremo che direzione prenderà il dialogo tanto atteso.

 

 

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pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

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