Sudan: feroce battaglia tra paramilitari e soldati filogovernativi. Sullo sfondo gli interessi internazionali per le miniere d’oro
Andiamo in Sudan, alle prese con una feroce battaglia in corso tra i paramilitari del Rapid Support Forces (RSF), cioè gli ex janjaweed, e i soldati dell’esercito regolare filogovernativo. A meno di due anni dal golpe militare di fine 2021, riprende il braccio di ferro per la conquista del potere con gli scontri concentrati nella capitale del Sudan, Khartoum.
I combattimenti non si placano e si parla di oltre 100 morti e 600 feriti. Molti di questi non hanno potuto raggiungere gli ospedali a causa delle difficoltà negli spostamenti sul territorio. E’ quanto comunicato dal sindacato dei medici sudanesi. Mancano l’acqua e l’elettricità, chiuso internet. Dichiarata l’apertura di corridoi umanitari, e quindi di una temporanea sospensione dei combattimenti, ma secondo testimoni, si continua a sparare.
Diversi gli attori in campo con interessi economici per l’estrazione di risorse dai territori sudanesi, tra cui Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina, Russia. I combattimenti scoppiati sabato 15 aprile non avrebbero a che fare solo con lo scontro di potere in atto tra i due generali, il capo dei paramilitari Mohamed Hamdan Dagalo ed il leader della giunta al potere Abdel Fattah al-Burhan, ma in particolare l’estrazione dell’oro nelle miniere sudanesi sarebbe al centro degli interessi internazionali.
I ministri degli Esteri statunitense e britannico hanno esortato oggi le parti in conflitto a “cessare immediatamente le violenze”, invitandole a tornare al tavolo dei negoziati. C’è accordo sulla necessità di “un immediato cessate il fuoco e di un ritorno ai colloqui, colloqui che sono stati molto promettenti nel mettere il Sudan sulla strada verso una piena transizione, verso un governo a guida civile”, hanno dichiarato a margine del vertice del G7 Esteri che si sta tenendo a Karuizawa, in Giappone.
Chi sono gli attori in campo per la conquista del potere? Massimo Alberizzi, direttore del quotidiano online Africa Express e storico corrispondente del Corriere della Sera dall’Africa. Ascolta o Scarica.
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