CONTINUA LA PERSECUZIONE GIUDIZIARIA CONTRO EMILIO: RIGETTATE LE MISURE ALTERNATIVE
In questi giorni è stata rigettata la richiesta per misure alternative al carcere per Emilio, in attesa che nei prossimi mesi inizi il processo che lo vede coinvolto in Francia.
I giudici francesi hanno rifiutato la richiesta, presentando come problematico il fatto che chi lo avrebbe ospitato in Francia ha idee affini alle sue rispetto la condizioni dei migranti, oltre ad evidenziare come negativo il fatto che Emilio non si sia mai “pentito” del suo impegno. In modo similare a quanto avvenuto con l’arresto anticipato in Italia, motivandone in modo assurdo la necessità per la solidarietà che il territorio ed il movimento No Tav esprimevano ad Emilio con un presidio fisso fuori da casa sua.
Appare evidente che a venir processato qui, non è l’atto contestato ad Emilio, quanto le idee stesse di solidarietà e di aiuto reciproco che lui ha coerentemente portato avanti nella sua vita. Mobilitarsi in sostegno ad Emilio non è solo importante per continuare a portare solidarietà a un compagno generoso, che non si è mai tirato indietro, ma anche per difendere le mille battaglie che ogni giorno vengono portate avanti da parte di moltissime persone che non restano ferme a guardare!
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