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Dalla Val Susa alla Palestina: NoTav!

Ci racconta questa storia Stephanie Westbrook di Bds Italia:

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Il progetto dell’A1 si inscrive inoltre nella politica israeliana di lungo periodo, che mira ad attuare il trasferimento forzato della popolazione palestinese, che dovrà, ancora una volta, come è evidente dal tracciato, andarsene, dal momento che la sottrazione di altra terra, porterà all’annientamento delle fonti di sussistenza, già ridotte, a seguito degli espropri eseguiti dalle autorità israeliane per la costruzione di infrastrutture a favore dei cittadini israeliani e per la costruzione del muro di separazione. In attesa del vertice bilaterale Italia-Isarele previsto a Torino il 2 dicembre, al Ministero degli affari esteri si è già svolto un incontro preparatorio per individuare, tra le altre cose, i partner commerciali della collaborazione. Tra questi spicca la Pizzarotti spa, attiva in Israele da 4 anni. La Campagna per il boicottaggio dei prodotti israeliani e la coalizione italiana “Stop that train” chiedono all’azienda di ritirarsi immediatamente dal progetto e al governo nazionale, ai governi locali e ai consigli cittadini di porre fine ai contratti con la Pizzarotti S.p.A., a non stipularne di nuovi se non risolverà il contratto per la costruzione della A1. A tutti si chiede anche di avviare effettive campagne di disinvestimento rispetto a titoli ed istituti finanziari collegati alla Pizarotti S.p.A. Per adesioni:  fermarequeltreno@gmail.com

 

da radiondadurto

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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