Imbrunire al cantiere del TAV di Isoverde-Cravasco
Nel frattempo, tra le lucciole e i caprioli, protetti dalle montagne e dal buio della notte, alcuni no tav si sono intrufolati dall’alto dentro il cantiere, arrampicandosi sul ripido pendio che lo costeggia sopra l’imbocco della galleria; da lì hanno calato un grosso striscione sulle reti para-massi: “Questo schifo va fermato”, illuminando la notte con fuochi pirotecnici appena sopra il cantiere. Tutto ciò ha creato agitazione nel cantiere: gli operai sono stati richiamati dai lavori e fatti uscire, mentre la polizia cercava, con l’ausilio delle torri faro, di scovare i notav. Il cantiere di fatto è stato presidiato dalle sette alle undici, bloccando i lavori e l’entrata-uscita dei mezzi pesanti che da giorni attagliano il paese di Isoverde; a quel punto il corteo ha ripreso la marcia verso Isoverde, con le fiaccole in mano e una serata di lotta nel cuore; gli operai sono transitati via veloci sui camion, scortati dalla polizia.
Ancora contro l’alta velocità, in solidarietà agli arrestati e a chi ha resistito agli espropri mercoledì 30 ad Arquata, una serata che segna il passo della lotta al tav e al terzo valico, rilanciando l’appuntamento di domenica 3 agosto sera ad Arquata, dove si svolgerà una fiaccolata contro il TAV-Terzo Valico.
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