Nicoletta Dosio sul 19 ottobre
“Oggi ho visto nel corteo tante facce sorridenti”: ecco la sintesi, antica e sempre nuova, delle giornate come il 19 ottobre. E sicuramente “chi ha esitato questa volta, ci sarà con noi domani”.
Bandiere di tutte le lotte per il mondo di liberi e uguali; un mare di volti, di di bisogni, di speranze, di allegra determinazione; la dolcezza dei passeggini accanto alle teste incanutite, le storie migranti insieme alle storie precarie di tutta la penisola, le lotte contro la guerra all’uomo e alla natura insieme alle lotte per un modello di lavoro, di vita e di cultura diverso.
In una Roma blindata dal triste apparato poliziesco che in Valle di Susa è cronaca quotidiana, avanzava un vento di liberazione e il cielo autunnale sfolgorava di tutti i suoi colori, il tramonto si espandeva dolcissimo, la notte si annunciava gremita di stelle.
Una breccia sociale si è aperta a Porta Pia: non è che l’inizio, sta a tutti noi allargarla, fino ad abbattere le mura dietro cui si barrica la violenza del potere. Più che mai, non abbiamo altro da perdere se non le nostre catene, ma abbiamo un mondo intero da conquistare.
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