NoTav. Altri arresti per l’attacco al cantiere del 13 maggio
A richiedere le misure i due pm con l’elmetto Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, che evidentemente scontenti della decisione della corte di cassazione che ha negato la configurabilità del reato di terrorismo, ora puntano a prendersi la loro personale, quanto ridicola, rivincita, pensando bene di proseguire l’indagine riguardante l’assalto notturno al cantiere della Tav di Chiomonte tra il 13 e il 14 maggio 2013. L’operazione di oggi è significativa di come i due Pm cerchino ora di allargare il raggio di azione, andando a colpire altri compagni e compagne.
Secondo le prime informazioni, i tre arrestati questa mattina sono accusati di fabbricazione e porto d’armi di “armi da guerra e congegni esplosivi”, danneggiamento, incendio e violenza a pubblico ufficiale aggravata. Sono tuttavia da verificare l’esattezza dei capi di imputazione, mentre i tre sono tutt’ora in questura. All’interno dell’operazione di questa mattina, anche una lunga perquisizione a casa di una quarta persona, sempre nel milanese.
Una prima diretta sugli arresti di stamattina da Radio BlackOut
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