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Prove di resistenza: la casetta sull’albero

Queste erano le parole con cui lanciammo l’iniziativa della casetta sull’albero, con un manifesto, per una giornata particolare. Asterix e obelix, felici di aver issato una bandiera no tav sulla loro casetta. Siamo nella val Clarea, ai piedi di Chiomonte, nel pieno di una stupenda area archeologica che ha visto i primi insediamenti umani in val di Susa risalenti al neolitico. Questo luogo da alcuni anni è diventato il centro della lotta no tav, dopo Venaus infatti questo dovrebbe essere il cantiere di apertura della nuova Torino Lione. Da oltre venti anni il movimento si batte contro questo progetto e fino ad oggi questo è stato: un progetto e nulla di più. Da qui l’importanza visti i decennali rinvii e le battaglie del 2005, del sito di Chiomonte. Data la centralità dell’area, da un anno il movimento si sta attrezzando per resistere in quella che sarà la madre di tutte le battaglie. La costruzione del presidio in pietra è ormai terminata e per completare le strutture di resistenza è stata iniziata la costruzione di una casetta su di un albero. Il castagno secolare che ospita la costruzione è diventato ormai il simbolo di questi luoghi e di questo presidio. Purtroppo questa pianta è morta da tempo, causa i numerosi cantieri che hanno distrutto l’equilibrio idrico dell’area e quindi modificato il paesaggio, rinsecchendolo e privilegiando una flora con meno fabbisogno di acqua. Oggi una nuova vita attraversa questa pianta, l’energia del movimento no tav. Da qui ci prepariamo a resistere, oggi cotruendo, domani usando queste costruzioni per difendere la nostra terra. A breve altri aggiornamenti sul calendario dei lavori e della resistenza.

Comitato di lotta popolare

Chiomonte 6 marzo 2011, Val di Susa.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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