Arrivederci Chucky
Era freddo quell’inverno di inizio anno 2012, con la neve in Clarea ed alla baita tanti pettirossi che si ritrovavano per becchettare briciole e semi lasciati dai tanti visitatori di passaggio.
Tanti umani provenienti da tanti luoghi, da tante storie che qui si incontravano nella quotidiana salita per la preghiera al pilone, ancora ben ritto nel suo bosco a ridosso delle recinzioni, che lente avanzavano con prepotenza.
Qui un giorno incontrammo Chucky, vestito di abiti leggeri, tutto un tremore per il freddo e per un freddo più intenso ancora che aveva nel cuore, frutto di esperienze passate e di paure non abbandonate. Qui Chucky rimase un po’ di tempo ed iniziò a venire al pilone, a farsi e farci domande sul senso del vivere… un giorno mi chiese un piccolo vangelo quotidiano e con questo proseguì il suo cammino nella vita..
Più tardi venni a conoscenza di alcune vicende da lui vissute ed iniziai a comprendere meglio quel suo freddo che non lo abbandonava mai..
Ritornò Chucky altre volte, lo ricordo seduto sulla spalletta del ponte della Clarea e ricordo i suoi occhi di pochi mesi fa, ancora sul sentiero, da solo, sul far della sera, deciso a salire, attraverso i boschi, a Chiomonte…. Sempre con quella sua domanda inespressa dentro e con una notizia nuova, quello di essere diventato padre di un bimbo che, forse, non poteva vedere…..
Poi ieri la notizia di un suo ulteriore viaggio, attraverso un sentiero che tutti noi, prima o poi, andremo a percorrere.. una notizia ascoltata con sofferenza e con la certezza che quella sua grande sete di giustizia, di conoscenza ora ha trovato le risposte certe.
Mi piace pensarlo con quel suo sorriso un poco timido, con gli occhi brillanti a guardare noi, umani ancora legati all’astronave terra, presi da tante cose futili e così spesso incapaci di ritrovarci umani bisognosi di amore, ascolto, tenerezza….
Non andare troppo lontano Chucky, vieni qualche volta a ricordarci le cose essenziali. E regalaci un poco di quella stupenda meraviglia che ora stai guardando…… arrivederci…
Gabriella
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