Francesco Totti, non prestarti alle operazioni propagandistiche di Israele
BDS Italia condanna la decisione di Francesco Totti, idolo calcistico della Roma, di recarsi a Tel Aviv in Israele per assistere in TV alla partita conclusiva della Champions League di domani (che si giocherà in Portogallo), nell’ambito di un evento organizzato dalla multinazionale Heineken, sponsor del torneo della UEFA ed organizzatore del progetto Totti’s friends.
Con l’aiuto di Heineken, Israele vuole proporsi al pubblico del calcio come un Paese “normale”, questa volta piegando al suo piano quello che è stato un simbolo della passione calcistica italiana ed infliggendo un’umiliazione alla sua tifoseria.
Totti si presta a questa operazione ad appena una settimana dalla fine dei bombardamenti israeliani su Gaza, che hanno ucciso 254 palestinesi, di cui 67 bambini, ferito oltre 1900, ed abbattuto edifici residenziali e strutture sanitarie, fatti su cui il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ha deciso di aprire con urgenza un’inchiesta internazionale indipendente per possibili crimini di guerra.
Mentre pulizia etnica e repressione israeliane si fanno più dure in tutta la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est -all’origine di questa ultima escalation-, e in Israele, l’ex capitano della Roma accetta di fare da diversivo per distogliere l’opinione internazionale dalle crude immagini della devastazione recata alla Striscia di Gaza e dall’invasione della moschea di Al Aqsa che i pur parchi media hanno dovuto mostrare.
Ancora una volta, Israele utilizza lo sport, ed in particolare il calcio, per nascondere le proprie violazioni dei diritti dei palestinesi, le sue politiche di apartheid e di repressione delle giuste aspirazioni palestinesi alla libertà, all’uguaglianza e al diritto al ritorno.
Mentre numeri senza precedenti di atleti professionisti e grandi star del calcio come Riyad Mahrez, Paul Pogba, Amad Diallo, Hamza Choudhury e Wesley Fofana prendono posizione a favore dei diritti del popolo palestinese, la decisione di Totti va in netta controtendenza consentendo ad Israele di utilizzare la sua immagine per mascherare i suoi crimini.
Solo nel mese di maggio, l’esercito israeliano ha ucciso due promettenti calciatori palestinesi, il sedicenne Said Odeh della Balata FC a Nablus in Cisgiordania e Muath Nabil Al-Zaanin della Beit FC a Gaza.
Il movimento BDS denuncia l’utilizzo strumentale dello sport da parte di Israele e le complicità di aziende come Puma che sponsorizza la Israel Football Association (IFA). Con la sponsorizzazione di IFA, che comprende squadre di calcio che hanno sede nelle colonie illegali israeliane, Puma sostiene la continua pulizia etnica dei palestinesi dalla propria terra e aiuta Israele a utilizzare lo sport per distrarre l’attenzione dai suoi crimini e per normalizzare le colonie illegali.
Come BDS Italia chiediamo a Totti di non prestarsi alle operazioni propagandistiche di Israele e di unirsi ad altri campioni dello sport nella campagna #BoycottPuma e in altre iniziative che fanno dello sport uno strumento di solidarietà e di promozione dei diritti umani.
Inoltre chiediamo ai fan di Totti, che hanno a cuore i diritti umani e il diritto internazionale, di esprimere sui social media al loro idolo la loro delusione per la sua scelta di essere uno strumento della propaganda israeliana contro i diritti dei palestinesi.
BDS Italia
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BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l’occupazione e l’apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all’appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.
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