Io sto con Zanzanù!
Questa petizione online è particolarmente rivolta a coloro che ogni giorno ci sostengono a distanza, perchè impossibilitati dal poterci raggiungere fisicamente, speranzosi di visitare Desenzano, trovando una struttura che promuova anche un turismo fatto di incontri, cultura e sostenibilità.
Dopo giorni di occupazione ci è ormai chiaro che i cittadini sono in gran parte schierati dalla parte di Zanzanù. L’azione di liberazione del Collettivo Gardesano Autonomo dallo stato di abbandono dell’ormai ex ristorante Spiaggia d’Oro, ha fatto riscoprire a centinaia di persone, che sono passate a vivere il Centro Sociale Occupato, il senso di vitalità, socialità e partecipazione che la logica del profitto e del modello di città-vetrina non hanno saputo offrire alla nostra comunità.
Forze politiche in perenne campagna elettorale stanno cercando di raccogliere consensi evocando la paura del degrado, continuando ad accusarci a ripetizione de generarlo. Il vero degrado e’ lo sgomento a comando, emerso solamente dopo la nostra occupazione e preceduto da anni e anni di vergognoso silenzio.
Fondamentali per il CSO Zanzanù non sono solamente gli abitanti del Comune di Desenzano, ma tutti coloro che credono in questo progetto, che ci e si augurano di continuare questa esperienza di riqualificazione e recupero di spazi pubblici abbandonati.
Firmando la petizione diremo alle Istituzioni che la Città ha bisogno di spazi sociali, liberi e pubblici. Firmando la petizione appoggerete il progetto di Zanzanù e chiederete di non procedere ad uno sgombero forzato di questa nuova esperienza di autogestione.
Firmando la petizione ci aiuterete a scrivere un piccolo pezzo di storia di Desenzano.
STAI DALLA PARTE DI ZANZANU’, FIRMA ANCHE TU.
Di seguito, il comunicato diffuso sabato 2 gennaio da compagne e compagni del Collettivo Gardesano Autonomo e del CSO Zanzanù:
Occupazione della Spiaggia d’Oro
Da diversi giorni i militanti del Collettivo Gardesano Autonomo hanno deciso di riprendere e far rivere l’ex ristorante Spiaggia d’Oro dichiarandolo occupato e autogestito sotto il nome di CSO Zanzanù .
Da anni la struttura di proprietà pubblica giaceva in stato di abbandono nonostante le potenzialità che avrebbe potuto offrire al territorio e più volte messa all’asta con condizioni estremamente svantaggiose escludendo dunque qualsiasi possibilità concreta di riutilizzo alcuno. Mentre questo problema e altri casi similmente clamorosi non venivano volutamente affrontati, la macchina edile degli speculatori, con la complicità delle amministrazioni locali che si sono susseguite, non ha mai smesso di consumare la nostra terra a discapito della salute e del benessere di coloro che la abitano.
Così ogni giorno vengono divorati metri quadrati di verde che sarà perso per sempre mentre chi ci governa si permette il lusso di trascurare il patrimonio pubblico scippandolo agli interessi della comunità che di fatto viene esclusa e danneggiata dalla logica del profitto di chi in Desenzano vede solo una risorsa da spremere fino al collasso.
Per questo abbiamo deciso di riprendere ciò che è nostro per poterlo ridare ai cittadini, veri proprietari della struttura stessa, e per poter creare un luogo di incontri e socialità che non sia mosso dall’interesse privato ma che svolga la funzione fondamentale di collante sociale fra le diverse realtà del territorio.
Desenzano non ha bisogno dell’ennesimo ristorante a Lago, Desenzano ha bisogno di spazi di aggregazione per cittadini e turisti che offrano un modello che superi l’oramai obsoleto progetto di Città-Vetrina, e questi giorni di occupazione ne hanno dato prova oggettiva.
ILLEGALE? Illegale sì, immorale no. L’azione di occupazione espone noi occupanti a ripercussioni legali qualora il Sindaco decidesse di sgomberarci, ne siamo consci. Ma dato il successo di questi giorni dove tantissimi cittadini di tutte le età e di diverse idee ci hanno espresso solidarietà e ammirazione per il nostro coraggio abbiamo capito che il gioco valeva pienamente la candela. Non siamo delinquenti, stiamo iniziando un percorso difficile che infastidisce più di qualcuno e siamo pronti ad assumerci conseguenze e responsabilità per il bene di tutti. Siamo mossi da idee non da interesse personale.
Forze politiche a noi avverse e in perenne campagna elettorale hanno cercato con scarsissimi risultati di avviare una campagna denigratoria verso il CSO Zanzanù, accusandoci di essere dei violenti e degli imbrattatori che hanno scippato il ristorante alla comunità ed evocando lo spettro del degrado.
Centinaia di cittadini sono entrati a Zanzanù e hanno potuto visionare concretamente i nostri lavori di ristrutturazione e ripulitura che stiamo sostenendo in modo volontario e a nostre spese. Centinaia di desenzanesi hanno partecipato alle nostre attività culturali, artistiche e di aggregazione già dal primo giorno di apertura dove giovani, meno giovani e intere famiglie hanno potuto riscoprire un luogo che sia veramente pubblico, mosso da umanità e passione e non dal profitto.
Coloro che ci hanno diffamato a mezzo stampa non sono MAI entrati a Zanzanù e parlano mossi da pregiudizio. Coloro che ci hanno diffamato non si sono curati minimamente della struttura durante questi anni di abbandono e usano noi occupanti come pretesto per racimolare qualche voto.
INVITIAMO TUTTE/I a passare a trovarci al CSO Zanzanù per far tacere una volta per tutte il gossip che ha seguito l’occupazione.
SOSTIENICI CONCRETAMENTE Presso il Centro Sociale Occupato Zanzanù potrete trovare i moduli della petizione “IO STO CON ZANZANÙ” dove chiediamo apertamente all’Amministrazione di mantenere pubblico e aperto lo spazio sociale Zanzanù.
CSO ZANZANU’
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