InfoAut
Immagine di copertina per il post

Brescia, manifestazione contro lo sgombero del CSOA Zanzanù

ZANZANU’ SGOMBERATO! Il Centro Sociale Occupato Zanzanù di Desenzano è stato sgomberato questa notte alle 4, in modo infame e di nascosto, con un’ingente presenza di camionette. L’irruzione è stata estremamente violenta: una dozzina di poliziotti, non riconoscibili dato il buio e la scarsa visibilità, hanno circondato l’immobile, iniziando a sfondare la porta a vetri senza identificarsi. I sei attivisti presenti all’interno, pensando ad un’aggressione, date le minacce e i lanci di sassi negli scorsi giorni, si sono armati di scope pronti a difendersi, barricandosi nella cucina, che svolgeva la funzione di dormitorio. A questo punto la polizia ha cominciato a sfondare la porta, sempre senza dichiararsi, buttando giù la porta. Solo a quel punto, riconoscendo anche agenti della Digos dotati di telecamere, gli attivisti di Zanzanù si sono tranquillizzati e hanno deposto gli oggetti per difendersi, non opponendo resistenza. Subito dopo la polizia ha sequestrato cellulari e computer per le indagini, portando cinque attivisti in questura a Desenzano, mentre un sesto militante è stato trattenuto due ore in più per assistere al sequestro dell’immobile. Enorme e assurdo il dispiegamento di forze dell’ordine, con numerose camionette, oltre la presenza di un camion dei vigili del fuoco.

La responsabilità dello sgombero di stamattina è da imputare all’amministrazione di Desenzano, giunta PD con a capo la sindaca Rosa Leso, che si è arroccata, chiudendo ogni possibilità di trattativa! Con l’inevitabile conclusione di arrivare ad uno sgombero forzato e alla repressione di un’esperienza straordinaria di autogestione come quella di Zanzanù! Questo sgombero avviene nonostante attivisti e attiviste del Collettivo Gardesano Autonomo, occupanti del CSO Zanzanù, si siano sempre dati disponibili a trattare, e fossero sostenuti da una ingente parte della popolazione desenzanese e di molti paesi limitrofi. Popolazione che ha dimostrato il suo appoggio quando nei giorni scorsi esponenti in vista della società Desenzanese hanno firmato un appello attraverso cui chiedevano che fosse aperto un dialogo e proposte alternative diverse a quelle dello sgombero. Popolazione che ha sempre dimostrato il suo appoggio partecipando alle iniziative, proponendone molte e varie, perchè Zanzanù era ed ancora è un luogo dove chiunque può esprimersi liberamente, dove ogni decisione viene presa assieme tramite l’autogestione e non calata dall’alto, dove ognuno può trovare il proprio spazio e nessuno viene lasciato da solo. Zanzanù è sempre dalla parte dei più deboli, degli emarginati, al suo interno era ospitato lo Sportello Antisfratti e vi hanno trovato ospitalità molte associazioni per iniziative varie. Zanzanù era un luogo di lotta, di cultura e di aggregazione fuori dalle logiche del profitto, e tutto questo uno sgombero non è in grado di fermarlo!!! Invitiamo tutti e tutte i/le solidali a PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 6 FEBBRAIO  CON CONCENTRAMENTO ALLA STAZIONE DI DESENZANO DEL GARDA ALLE ORE 15.00.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

bresciamanifestazionezanzanu

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Palestina, dove si uccide anche la cultura

Come archeologi impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, sentiamo l’esigenza e il dovere di esprimerci su quanto accade nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo schianto di un imperialismo straccione

Una rivoluzione che, se aveva fatto scrivere ad una importate testata giornalistica britannica che: «Il capitalismo è morto in Portogallo», aveva avuto però i suoi effetti più sconvolgenti e duraturi in Africa, nei territori un tempo facenti parte dell’”impero” portoghese: Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Capo Verde.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Questo libro è illegale”

Come i testi clandestini nei sistemi autoritari, questo glossario serve per resistere alla repressione e per non piegarsi a una logica da Stato di polizia che criminalizza il dissenso e assoggetta i diritti alla paura.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Culture

Vita e morte di Raffaele Fiore, quando la classe operaia scese in via Fani

Raffaele Fiore ha incarnato l’antropologia ribelle, l’irriducibile insubordinazione di quella nuova classe operaia

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni di polizia a studenti e studentesse per lo sciopero generale “Blocchiamo tutto” del 22 settembre

All’alba di domenica 28 settembre 2025 agenti della Digos della Questura di Brescia si sono presentati a casa di alcuni giovani studenti e studentesse, delle scuole superiori e universitari, per effettuare perquisizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lavoro: otto giorni di sospensione all’aeroportuale di Montichiari che si è opposto al traffico d’armi

Otto giorni di sospensione dal lavoro per Luigi Borrelli, dipendente dell’Aereoporto di Montichiari, nel quale è anche delegato sindacale USB e responsabile sicurezza, per aver segnalato il trasporto di armi che avviene all’interno dello scalo civile bresciano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Palestina: 23 denunce e 17 fogli di via da Brescia per il blocco dell’azienda armiera Leonardo. Denunce di abusi subiti in questura

Si è chiusa con 23 denunce e 17 fogli di vita l’iniziativa di lotta di Extinction Rebellion, Ultima Generazione e Palestina Libera a Brescia, con il blocco – lunedì 14 gennaio – di Leonardo, azienda armiera italiana controllata al 30% dal Ministero dell’economia e finanza, coinvolta nella vendita di armi in mezzo mondo, compreso Israele, da 15 mesi impegnato nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Brescia è antifascista: il comunicato di Magazzino 47, Diritti per tutti e Cos sui fatti di sabato 28 dicembre a Brescia

Pubblichiamo il comunicato di centro sociale Magazzino 47, Associazione Diritti per tutti e Collettivo Onda studentesca diffuso domenica 29 dicembre 2024, sui fatti avvenuti sabato 28 dicembre 2024, in piazza Vittoria, a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Brescia: imponente risposta antifascista contro le provocazioni fasciste.

Migliaia di persone presenti e corteo spontaneo di massa verso la stazione FS

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre la repressione: più di 15mila in piazza per la Palestina

Comunicato sulla piazza nazionale del 5 ottobre a Roma di Giovani Palestinesi d’Italia – GPI e Unione Democratica Arabo Palestinese – UDAP.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.