La riforma delle carceri: militari e campi di lavoro
Il magistrato Nicola Gratteri l’aveva promesso “A ottobre proporrò delle riforme”. Detto, fatto. Fra le varie riforme c’è quella della riforma del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria)
Il “ministero della giustizia ombra” di Gratteri starebbe per riformare il sistema carcerario, peggiorandolo ulteriormente attraverso la militarizzazione delle carceri: la responsabilità delle galere, passerebbe dal direttore “civile” ad un commissario di polizia penitenziaria. Ma non solo, sempre Gratteri si dice pronto alla riapertura di alcuni penitenziari chiusi negli anni 90 come quello dell’Asinara e di Pianosa per i detenuti al 41bis e i “campi di lavoro”.
Il governo pare che abbia messo in pratica la proposta del “ministro ombra” Gratteri: il carcere di Massama, in Sardegna, si appresterà a diventare un carcere speciale, come quelli di Pianosa e dell’Asinara. Un decreto dello scorso 2 settembre, stabilisce che la struttura carceraria oristanese sia riservata esclusivamente ai detenuti in regime “ex 41bis”, mafiosi e camorristi sottoposti a rigidi controlli.
In una sua dichiarazione rilasciata alla stampa Gratteri aveva anche affermato la necessità dei lavori forzati: “Io sono per i campi di lavoro, non per guardare la tv. Chi è detenuto sotto il regime del 41 bis coltivi la terra se vuole mangiare. In carcere si lavori come terapìa rieducativa. Occorre farli lavorare come rieducazione, non a pagamento”.
Il provvedimento entrerà in vigore il 3 novembre e pare che nel carcere di Massana sia già cominciato il trasferimento dei detenuti comuni.
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