“Mal di Lavoro” di Renato Curcio @csoa Askatasuna
Torino, c.so Regina Margherita 47
Ascolta l’intervista a cira di Frittura Mista (Radio Blackout):
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“Questo libro propone i risultati di un cantiere scuola di socioanalisi narrativa, autonomo ed autogestito, vale a dire senza committenti esterni, iniziato a Milano nel dicembre 2011 e proseguito per tutto il 2012. Il lavoro di gruppo, a partire dalle narrazioni della propria esperienza lavorativa, si è soffermato sulle implicazioni deumanizzanti della razionalità strumentale, sulle tecniche di intensificazione del lavoro, sulla produzione di solitudine attraverso la disaggregazione dei legami solidali e sulla riemersione prepotente del ricatto come nuovo regolatore, dove viene imposta la sospensione flessibile del diritto. L’avventura è proseguita su altri due territori correlati: le risposte di sottomissione collaborativa, di rassegnazione o di resistenza che caratterizzano i processi di adattamento dei lavoratori e la neolingua che, medicalizzando la varie eruzioni della sofferenza, ne rovescia il significato facendo apparire un “malato” là da dove invece c’è soltanto la vittima di un modo di produzione patologico. Il cantiere, infine, si è affacciato sulle tracce ancora lievi di una prospettiva aperta: la costruzione di un nuovo immaginario entro il quale il significato del lavoro si qualifichi anzitutto per l’attenzione alle relazioni entro cui si produce e che esso stesso produce. A partire da quest’ultimo punto è maturata anche la scelta di portare questa ricerca all’incontro con tutti, per aprire il cantiere alla società, senza anticiparne le conclusioni”.
Con Renato e alcuni collaboratori al cantiere di socio-analisi narrativa che hanno contribuito alla formulazione del libro, parleremo del lavoro oggi, delle infinite sfumature dello sfruttamento, dei malanni prodotti dall’intensificazione dei ritmi; della totalizzazione della dipendenza del lavoratore/trice atomizzat* dagli odierni e potentissimi dispositivi di bio-potere che lo assoggettano e ricattano.
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