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Ni vivos ni muertos: la sparizione forzata in Messico come strategia del terrore

Ni vivos ni muertos è un’inchiesta su questo fenomeno e giunge a formulare una tesi chiara: la sparizione forzata è un crimine, nel quale sono implicate le istituzioni messicane, che ha l’obiettivo di generare terrore e annichilire i movimenti di dissidenza e opposizione sociale.

Dopo i fatti avvenuti il 26 settembre 2014, quando 43 studenti appena adolescenti sono stati vittima di sparizione e ritrovati trucidati con la chiara complicità del governo federale, la tesi di Federico Mastrogiovanni acquisisce più rilevanza. La sparizione forzata non è un fatto casuale, ma costituisce una vera strategia del terrore diffusa su tutto il territorio, della quale sono a vario titolo responsabili istituzioni corrotte, crimine organizzato e aziende multinazionali.

Obiettivo di questa strategia è controllare zone del Messico ricche di risorse naturali, energetiche e minerarie. Attraverso interviste con membri di associazioni di familiari di desaparecidos, avvocati, giornalisti e analisti, l’autore analizza questo fenomeno che dal 2006 a oggi è divenuto una delle pagine più scure della storia messicana. La struttura narrativa è una rete di storie articolate che formano un panorama complesso, spaventoso, parte dello scenario di estrema violenza che vive il paese.

(da DeriveApprodi)


Ascolta l’intervista con Federico Mastrogiovanni che presenta il suo libro e il lavoro di inchiesta svolto in Messico in questi mesi (da Radio Blackout):

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