Non è la prima volta dal momento del suo arresto: inizialmente Davide fu infatti portato nel carcere di Teramo per poi essere trasferito prima a Rieti e poi a Viterbo; dopo mesi aveva recentemente ottenuto di poter tornare a Teramo in occasione di alcuni processi che lo vedevano imputato (e per i quali è stato assolto) ma soprattutto per permettere al padre di fargli visita più facilmente senza doversi spostare di decine di chilometri, una condizione che non poteva sostenere per motivi di salute.

Oggi è arrivata la notizia di un ennesimo trasferimento verso una destinazione per ora sconosciuta perché dal carcere non hanno voluto dare maggiori informazioni nemmeno all’avvocato di Davide. Un’odissea da un carcere all’altro assolutamente immotivata che ben si inserisce nel quadro di accanimento giudiziario scatenatosi contro Davide, imputato in maniera del tutto infondata per il reato di devastazione e saccheggio e per altri processi nei quali finora i teoremi dell’accusa sono stati puntualmente smontati.

Davide libero!