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“Salvini, dégage !” : récit des deux journées de lutte du 26-27 octobre en Italie

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Traduit par: Agitation Autonome

Vendredi et samedi derniers ont eu lieu deux journées de mobilisations intenses pour le monde du syndicalisme de lutte italien, avec une grève générale et une manifestation nationale appelée par le SI Cobas à Rome.

Dans de nombreuses villes italiennes, ce 26 octobre, a eu lieu une journée de grève et de lutte contre le patronat et le gouvernement Salvini. Au départ de Florence, un millier de lycéen.nes, étudiant.e.s et travailleurs.euses des secteurs logistique et textile ont défilé pour exprimer leur refus des politiques racistes du ministre de l’intérieur Matteo Salvini ; à Rome, en face du Ministère du Développement économique, s’est tenu un rassemblement de solidarité pour les cinq ouvriers de FCA (anciennement FIAT) ayant reçu un “foglio di via” (équivalent d’un OQTF, Obligation de Quitter le Territoire, ndlr) dans le cadre d’une rencontre institutionnelle avec les bureaucraties syndicales de FCA.

D’autres initiatives ont également marqué la journée, notamment à Castelnuovo Rangone, près de Modène, où le secteur des abattoirs, en état d’agitation constante depuis quelques années, a mobilisé plusieurs centaines de travailleurs.euses dans une manifestation importante. Turin a elle été le théâtre d’une nuit d’actions en soutien aux bases syndicales du centre agro-alimentaire local, de la TNT (logistique) et des coursiers des plateformes de livraison (Deliveroo, Foodora, UberEats), ces derniers ayant étés trahis par le gouvernement Ligue-M5S suite aux promesses de la campagne electorale du printemps dernier.

Le jour suivant, à Rome, une manifestation avait été appelée par le SI Cobas, syndicat de base avec un fort ancrage dans le secteur logistique, contre les politiques racistes et répressives du gouvernement subies par les ouvriers.ères en lutte (qu’iels soient italiens ou immigrés). Autres cibles notables de la mobilisation : des mesures visant à la restriction du droit d’asile et des droits de grève. Le cortège s’est lancé aux alentours de 15h à Piazza Repubblica, arrivant après trois heures de procession à Piazza Venezia. On comptait plusieurs dizaines de cars venus de tout le pays.

Selon le SI Cobas, 15 000 personnes environ ont participé à la manifestation. Entre autres thèmes évoqués par les slogans lancés en tête de manif, on a beaucoup parlé des restrictions à la liberté de circulation, des mesures anti-ouvrières contenues dans le décret Salvini (trop souvent qualifié génériquement de “raciste” par la gauche modérée), comme les dispositions visant à limiter des pratiques telles que les piquets de grève et les blocages routiers.

La présence des lycéen.ne.s de Rome à la manif a positivement suggéré la construction d’un front commun anti-gouvernemental, pour mettre en lien les différents secteurs attaqués par les manœuvres de l’exécutif.

La ville de Rome a tout dernièrement affronté le cas du meurtre de Desirée (morte il y a deux semaines à 16 ans par overdose, après avoir été violée par une bande de dealers) en se mobilisant contre le vandalisme médiatique systématique de Matteo Salvini et en opposition aux différentes initiatives des groupes fascistes visant à instrumentaliser l’affaire dans une optique anti-migrants. Le pari d’un rassemblement des différents secteurs en lutte contre le modèle-Salvini se fonde sur ces journées de mobilisation générale. La tâche est dure à accomplir, mais trop essentielle pour qu’un retournement de la situation politique et sociale dans laquelle se trouve le pays ait lieu.

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