Sanità: costi troppo alti, le persone smettono di curarsi
Di fronte allo smantellamento sella sanità pubblica, il privato risulta troppo caro e molte famiglie decidono d inon farsi curare, aumentando i rischi per una serie di patologie e peggiorando la propria qualità della vita. Il 10% della popolazione oggi non può accedere alle cure sanitarie perché impoverito dalle politiche di austerità e dalla perdita di reddito.
L’associazione dei medici segnala come il continuo taglio dei servizi e dei finanziamenti mette a serio rischio la sopravvivenza della sanità pubblica. Nel 2015 c’è stato un taglio di ulteriori duemiliardi e 350 milioni di euro rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge il decreto Lorenzin che taglia tutta una serie di prestazioni ambulatoriali, obbligando le persone ad indirizzarsi al privato – per chi può permetterselo – incidendo in maniera forte sulla caduta, ormai senza freni, del servizio sanitario pubblico.
La spesa per il ticket è arrivata a 3 miliardi di euro, cresciuta soprattutto nelle regioni del Sud, costituendo un ulteriore ostacolo all’accesso al sistema delle cure.
Il Ssn (sistema sanitario nazionale) sta continuamente perdendo pezzi non riuscendo più a garantire la sua funzione pubblica. Tutte le riforme del governo Renzi sul sistema sanitario vanno nella direzione della privatizzazione. La chiusura degli ospedali, il blocco del turn over, sono l’anticamera di una “americanizzazione” del sistema sanitario: infatti l’insicurezza di un welfare ridotto all’osso produce, per chi può permetterselo, una corsa alla stipulazione di assicurazioni capaci di affrontare il problema. Il sistema sanitario nazionale, oltre a rischiare di essere sostituito dal privato, si trasformerà in un sistema classista di accesso alle cure. Proprio come quello americano…
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