InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bergamo: come è morto in carcere Oumar Dia? Mercoledì 1 novembre camminata di protesta a Milano

Cosa è successo a Oumar Dia, 21enne morto nel carcere milanese di San Vittore?

E’ la domanda, pressante, che famigliari e amici del ragazzo si fanno e fanno alle istituzioni. Per pretendere risposte, mercoledì 1 novembre ci sarà la camminata “Uniti per Oumar”, con ritrovo alle ore 16 in piazza Sant’Agostino, 22 a Milano.

Oumar, nel giugno 2023, è stato raggiunto da un condanna di 4 anni per il furto di un cellulare, avvenuto tre anni prima. “Dal carcere di Bergamo Oumar – denunciano amici e famigliari – è stato trasferito presso il carcere di San Vittore e solo tre giorni dopo il trasferimento la madre è stata avvisata del cambiamento. Durante quei 3 misteriosi giorni le condizioni di Oumar sono totalmente oscure a famiglia e persone interessate”. Improvvisa e tragica la notizia della morte, giustificata dalle parole  “è impazzito, era malato ed è morto improvvisamente”. Parole che non convincono nessuno, dato che Oumar, pochi giorni dopo la morte, sarebbe stato messo ai domiciliari.

Non solo: la mamma, arrivata all’obitorio di San Vittore, denuncia di avere trovato “il corpo del figlio legato con dei fili, mentre era passata ben una settimana dalla morte biologica”.

L’intervista a Marlon Brandao, che parteciperà alla camminata. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

ABUSI IN DIVISAbergamocarcereOMICIDIO DI STATO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cosenza: giornalista d’inchiesta sgradito al potere brutalmente fermato dalla polizia

Quanto accaduto ieri ai danni di Gabriele Carchidi per mano della questura di Cosenza ha dell’incredibile. Nessun altro giornalista di un quotidiano cittadino avrebbe subito lo stesso trattamento.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ingiusta detenzione, i numeri del 2024 e la facile criminalizzazione al sud

La somma complessivamente riconosciuta nel 2024 dalle Corti di Appello italiane per riparare all’ingiusta detenzione subita da centinaia di persone ogni anno è 26,9 milioni di Euro. di Salvatore Palidda, da Osservatorio Repressione I distretti in cui si concentrano le pronunce di ingiusta detenzione sono quelle di Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Roma. Si conferma quindi la […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Non sono i nostri figli che si devono vergognare, ma chi li persegue

La recensione del libro Carcere ai ribell3: storie di attivist3. Il carcere come strumento di repressione del dissenso, a cura di Nicoletta Salvi Ouazzene – Mamme in piazza per la libertà del dissenso – di Haidi Gaggio Giuliani recentemente pubblicata da serenoregis.org

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Violenze nel carcere di Reggio Emilia: derubricato il reato di tortura

E’ arrivata la sentenza che riguarda il processo, avvenuto con rito abbreviato, nei confronti di dieci agenti della polizia penitenziaria che agirono violenza nei confronti di un detenuto nel carcere di Reggio Emilia nell’aprile 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Vogliamo rompere un tabù – Appello

Riceviamo e pubblichiamo, dal blog della campagna Vogliamo rompere un tabù. Vogliamo rompere un tabù, rompere il silenzio sul fatto che lo Stato italiano tiene in carcere da quarant’anni 16 militanti delle Brigate Rosse e ne ha sottoposti altri tre, da oltre 20 anni, al regime dell’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario. Il regime speciale dell’art.41 […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ramy: noi non vi perdoniamo

I video che sono usciti ci fanno ribollire le vene, ci rendono impossibile mandare il boccone giù come ogni volta. da CUA Torino Questa volta vogliamo andare nelle strade come giovani dimenticati, esclusi, che ogni giorno devono lottare per vivere in questo mondo. Non serviva un video di una telecamera per mostrarci la verità. Ramy […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aske realizza una marcia verso il carcere di Basauri

L’organizzazione ha manifestato la propria solidarietà ai prigionieri politici baschi, sottolineando la necessità di sostituirli e di raggiungere “l’indipendenza e il socialismo a cui mirano”.