InfoAut
Immagine di copertina per il post

Stati Uniti: Leonard Peltier, 80 anni di cui 48 di carcere

80° compleanno di Leonard Peltier, attivista per i diritti dei nativi americani e prigioniero politico.

Arrestato nel 1976, è stato condannato il 2 giugno 1977 per favoreggiamento nell’omicidio di due agenti dell’FBI nella riserva indiana di Pine Ridge, nel South Dakota. È stato condannato a due ergastoli consecutivi e rimane in carcere 48 anni dopo, diventando uno dei prigionieri politici più longevi al mondo. Le prove utilizzate per condannare Leonard Peltier sono state più volte messe in discussione. Tre testimoni che hanno dichiarato di aver visto Leonard Peltier vicino alla scena del crimine hanno ritrattato, affermando che l’FBI li aveva minacciati. Nelle sue memorie del 1999, Leonard Peltier ha ammesso di aver partecipato alla sparatoria, ma ha negato di aver ucciso gli agenti dell’FBI. Prima della sua incarcerazione, Leonard Peltier era un membro attivo dell’American Indian Movement (AIM), un gruppo per i diritti degli indigeni che combatteva il razzismo e la violenza della polizia contro i nativi americani.

Nel 1993 ha ottenuto la libertà condizionata, ma il sistema giudiziario statunitense ha rifiutato di rilasciarlo. Nel 2004, quando George W. Bush è stato rieletto Presidente degli Stati Uniti, ha ripresentato domanda di rilascio, ma è stato nuovamente respinto. Nel 2017, il Presidente Barack Obama gli ha negato la clemenza. Nel 2020, Leonard Peltier ha presentato una nuova domanda, ma l’ha ritirata per motivi di salute. Il 2 luglio 2024 gli è stata nuovamente negata la libertà condizionata e non potrà essere ascoltato fino al giugno 2026. Data l’età e il declino della salute di Leonard Peltier, lo Stato probabilmente riuscirà a ucciderlo con l’incarcerazione.

In occasione di questo anniversario, veglie, letture, conferenze, concerti e altre azioni avranno luogo a Milano, Venezia, Genova, Roma, Berlino, Düsseldorf, Francoforte sul Meno, Lipsia, Stade, Brétigny-sur-Orge vicino a Parigi e probabilmente in molti altri luoghi.

“L’unica cosa di cui sono colpevole è di aver combattuto per il mio popolo” Leonard Peltier

da Secoursrouge.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

attivistacarcereLEONARD PELTIERNATIVI AMERICANI

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: convalida degli arresti ai domiciliari e divieto di andare a scuola per i due minori fermati il 22 settembre

La giudice del Tribunale per i minorenni di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare i domiciliari per due studenti di un liceo milanese, un ragazzo e una ragazza di 17 anni, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti dopo il corteo di lunedì a Milano.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato stampa: sottoscrizione nazionale per Anan Yaeesh

Nei primi quindici giorni della campagna nazionale di sottoscrizione a sostegno del combattente per la libertà palestinese Anan Yaeesh – detenuto nel carcere di Terni e attualmente processato presso il Tribunale dell’Aquila – la solidarietà popolare ha prodotto un risultato straordinario.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Carcere ai Ribell3”: Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Presentiamo il libro “Carcere ai ribell3”, scritto dalle donne del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Con una delle “mamme” ripercorriamo alcune storie di compagn* e attivitst* che hanno incontrato il carcere nel loro percorso di lotta; raccontiamo delle pratiche di solidarietà portate avanti dalle “mamme” in sostegno dei/delle figli/e e delle […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ingiusta detenzione, i numeri del 2024 e la facile criminalizzazione al sud

La somma complessivamente riconosciuta nel 2024 dalle Corti di Appello italiane per riparare all’ingiusta detenzione subita da centinaia di persone ogni anno è 26,9 milioni di Euro. di Salvatore Palidda, da Osservatorio Repressione I distretti in cui si concentrano le pronunce di ingiusta detenzione sono quelle di Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Roma. Si conferma quindi la […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]