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Bologna: aggredito picchetto di lavoratori davanti ai cancelli di Mondo Convenienza

Aggredito presidio davanti ai cancelli di Mondo Convenienza. Due lavoratori sono stati portati in ospedale con molteplici traumi

Ieri mattina, davanti ai magazzini di Mondo Convenienza di Bologna, il picchetto di lavoratori del Si Cobas è stato aggredito a più riprese da una decina di preposti e caporali della società RL2, venuti anche da altre città. Si trattava di un’azione organizzata: minacce di morte, calci e pugni”. La vicenda è raccontata con un comunicato stampa diffuso dallo stesso Si Cobas. “Verso le 11,30 un furgone con alla guida uno dei capi della cooperativa arrivato da Firenze ha tentato di sfondare il picchetto- continua il comunicato- investendo un operaio di 50 anni che è rimasto incastrato sotto il mezzo, mentre intorno altri caporali approfittavano della confusione per colpire chi cercava di soccorrerlo. Due lavoratori sono stati portati in ospedale con molteplici traumi. Poco dopo è giunta la convocazione di un tavolo di trattativa in Prefettura, previsto per domani”.

Scrivono i Si Cobas: “La vertenza iniziata con lo sciopero a Campi Bisenzio (Fi), che da ormai oltre venti giorni e venti notti resiste in picchetto davanti ai cancelli di Mondo Convenienza, si allarga. Dopo i lavoratori di Roma e San Giuliano Milanese si sono uniti allo sciopero anche i lavoratori di Bologna, tutti in lotta contro le condizioni schiavistiche imposte dall’azienda. I padroni di Mondo Convenienza vedono a rischio il loro collaudato sistema di affari: già l’anno scorso la magistratura ha aperto proprio a Bologna un’inchiesta per caporalato, sfruttamento e intermediazione illecita di manodopera per 21 dirigenti del gruppo, mentre ad Ivrea si indaga per estorsione, maltrattamenti, caporalato e discriminazione razziale. Oggi abbiamo visto anche a Bologna il vero volto di Mondo Convenienza: sfruttamento selvaggio e violenza contro chi chiede diritti. Il modello Mondo Convenienza può e deve essere fermato, e solo la forza degli operai organizzati può farlo. Le minacce dei caporali non ci spaventano. Nei prossimi giorni seguiranno altre iniziative di lotta e di sciopero, finché non saranno imposti contratti equi, sicurezza e diritti”.

Secondo la RL2, davanti al magazzino sarebbe “nato uno scontro” tra lavoratori intenzionati ad entrare e lavoratori in picchetto. L’azienda poi “condanna ogni forma di violenza e si appella al buon senso” del Si Cobas “affinché cessi immediatamente i blocchi e ogni tipo di azione provocatoria”.

da zic.it

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