Genova: 17 indagati per le manifestazioni e il blocco dell’aeroporto da parte degli operai dell’Ansaldo, tra di loro i portuali del CALP
Sono tre i portuali del Calp – Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova – tra i 17 indagati per le manifestazioni portate avanti dagli operai dell’Ansaldo, culminate con il blocco dell’aeroporto di Genova nell’ottobre 2022.
La rabbia degli operai di Ansaldo Energia era nata dopo la notizia che la più grande azienda di Genova era stata ricapitalizzata da Cassa Depositi e Prestiti, poichè la liquidità di Ansaldo era andata sotto il minimo consentito, lasciando di fatto 2400 lavoratori e lavoratrici e altrettante famiglie con grandi punti di domanda rispetto alle prospettive salariali e di vita. Gli operai lottavano per il posto di lavoro e i portuali del Calp, insieme a tante realtà del territorio e genovesi, erano scesi in strada a ottobre al loro fianco.
“Le manovre della digos e della magistratura non fermeranno un avanguardia di lotta che è presente ovunque, in porto, in città, a livello internazionale. Se la loro risposta è la repressione la nostra è e sarà lotta dura. Solidarietà per tutti gli indagati”, scrivono i portuali. L’intervista a Josè Nivoi, del Calp e portavoce USB Porto. Ascolta o Scarica.
Di seguito il comunicato del CALP:
Tre compagni del calp, tre portuali sono tra i 17 indagati per le manifestazioni portate avanti dagli operai dell Ansaldo che erano culminate con il blocco dell’aeroporto di Genova.
Gli operai lottavano per il posto di lavoro e noi portuali del calp, come sempre, eravamo scesi in strada al loro fianco
Le “manovre” della digos e della magistratura non fermeranno un avanguardia di lotta che è presente ovunque, in porto, in città, a livello internazionale.
Se la loro risposta è la repressione la nostra è e sarà lotta dura
Solidarietà per tutti gli indagati
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.