InfoAut
Immagine di copertina per il post

Parigi, la notte delle barricate

||||

Nella notte tra il 10 e l’11 maggio 1968, a Parigi si ha uno degli episodi più significativi del Maggio Francese: la “notte delle barricate”.

Il maggio francese, inizialmente animato perlopiù dagli studenti vede il suo convenzionale inizio con l’occupazione della Sorbona e i conseguenti scontri succeduti allo sgombero ed agli arresti da parte della polizia. Da quel momento il movimento inizia ad organizzare ed a prepararsi allo scontro con le forze dell’ordine, precedentemente raro e non particolarmente intenso.

Il 10 maggio un corteo di 20’000 persone si muove verso il ministero della giustizia per chiedere la riapertura della Sorbona (fatta chiudere dal rettore dopo i fatti del 3 maggio) e la liberazione degli studenti arrestati. La polizia occupa i ponti sulla senna, il corteo decide dunque di non provare a forzare gli sbarramenti della polizia per continuare verso il ministero, ma di occupare il Quartiere latino, area universitaria nei pressi della Sorbona. E’ intorno alle 21 che si concretizza l’idea di ingaggiare le forze dell’ordine in uno scontro deciso e iniziare la resistenza ad oltranza: una sessantina di persone inizia ad erigere le prime barricate. Da subito tutti accorrono a rafforzare le difese (“Mai la passione della distruzione si era mostrata più creatrice. Tutti corsero alle barricate. I leaders non avevano più la parola”, commenterà Vienet).

Verso mezzanotte una delegazione di studenti ed insegnanti viene accolta dal rettore, che decide di riaprire l’università, ma che chiaramente non può dare garanzie riguardo agli arrestati.

Solo intorno alle 2.15 la polizia, dopo aver lanciato una enorme quantità di lacrimogeni, decide di caricare gli occupanti. A quell’ora rimanevano in strada circa 2000 persone, la maggior parte studenti (moltissimi liceali, oltre che studenti universitari), qualche centinaio di operai, gruppuscoli di blousons-noirs (piccoli delinquenti), molti stranieri e molte ragazze. Gli scontri continuarono intensissimi per più di tre ore. Intorno alle sei del mattino, dopo più di 500 arresti, e con la fuga degli occupanti (molti dei quali nascosti dalla popolazione della zona, che si mostrò da subito solidale) il quartiere si poteva dire “ripulito” dalle forze dell’ordine, che continuarono i rastrellamenti fino in tarda mattinata. Il Quartiere Latino sembrava però devastato da un tornado, con macchine ribaltate ovunque, masserizie, arredo urbano divelto e ancora ammassato a formare lo scheletro di una notte di resistenza. Le radio e la televisione avevano seguito in diretta lo svolgersi degli scontri, mostrando l’inaudita violenza repressiva delle forze dell’ordine e l’opinione pubblica francese, sin dalla mattina dell’11 era scossa dai fatti della notte: i sindacati indirono uno sciopero in solidarietà con gli studenti.

Quest’ultimo fatto non è di secondaria importanza. Se inizialmente i vertici sindacali liquidarono le mobilitazioni studentesche come piccolo borghesi, mentre la base sindacale si sentiva comunque vicina a questi movimenti (partecipando spontaneamente alla notte delle barricate), la dirigenza si dovette ricredere, prova ne fu il fatto che lo sciopero generale del 13 portò in piazza a Parigi un milione di persone.

Guarda “Mai 68 – La Grande Explication (1968)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

1968maggio franceseparigisessantotto

Accadeva Oggi

  1. 1971

    Immagine di copertina per il post

    Rivolta ad Attica

    Il Penitenziario di Attica si trova nella parte settentrionale dello stato di New York. La rivolta di Attica ebbe inizio la mattina di giovedì 9 settembre 1971 e si concluse quattro giorni dopo, sotto i colpi delle armi da fuoco delle forze di polizia che uccisero 29 detenuti e 10 ostaggi e ferirono 89 persone. […]

  2. 1976

    Immagine di copertina per il post

    Muore Mao Tse Tung

    “Un comunista deve essere di ampie vedute, sincero, leale e attivo, deve mettere gli interessi della rivoluzione al di sopra della sua stessa vita e subordinare gli interessi personali a quelli della rivoluzione; sempre ed ovunque, deve essere fedele ai principi giusti e condurre una lotta instancabile contro ogni idea e azione errata ; deve […]

  3. 1984

    Immagine di copertina per il post

    Yilmaz Güney. La via del popolo curdo

    Imrali, una piccola isola della Turchia collocata nel sud del Mar di Marmara, è tristemente nota per essere la prigione di massima sicurezza di un solo detenuto, Abdullah Öcalan il leader del Partîya Karkerén Kurdîstan (PKK).  Da quel carcere nel 1981, tuttavia, un uomo riuscì ad evadere, era un attore e un regista, era un comunista curdo, era Yilmaz Güney che da dietro le sbarre riuscì a dirigere Yol, Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1982.