InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lama cacciato dalla Sapienza

||||
||||

E’ il 17 febbraio 1977, il giorno scelto da Pci e sindacato per dare una sferzata che lasci il segno a quel movimento di estremisti che ha occupato la Sapienza di Roma.

Perché questa scelta? Perché gridare in università che il movimento è composto di fascisti, e sbandierare il vessillo “della politica dei sacrifici” nella casa del “tutto e subito”? Diverse sono le interpretazioni. Chi del Pci ricorda quell’evento, parla di una leggerezza politica, di un errore di analisi, di non aver compreso che in università non c’erano piccoli gruppi autonomi, ma un movimento che già allora avrebbe salvato ben poco dell’esperienza fascista. Ma forse è più saggio pensare che all’interno della dirigenza si volesse cauterizzare quella ferita che il movimento aveva aperto nella base sociale del partito, sospingendo “quelli del ’77” su posizioni radicali che ne limitassero il contagio.

Ben prima di quel giorno si era cercato ghettizzare, isolare e rinchiudere il movimento in università; poi di presentare il Pci come il solo portatore reale dell’interesse di classe, e quindi l’unico legittimato a rappresentarla; dopo la cacciata di Lama si decide che nel movimento ci sono i buoni e gli autonomi.

La mattina del 17 febbraio, studenti e lavoratori dei collettivi fronteggiano il servizio d’ordine di Lama. L’aria è tesa, scandita dal coro “sa-cri-fi-ci!” degli indiani metropolitani, che hanno issato un fantoccio del segretario della CGIL con scritto “nessuno lama”. E poi succede, anche se nessuno nell’assemblea del giorno prima se lo sarebbe potuto aspettare.

“Ci fu uno sciocco servitore del servizio d’ordine del Pci […] che brandiva un estintore enorme e stupidamente cominciò a scaricarlo sugli studenti… Quello fu il segnale per mandarli affanculo definitivamente.” (V. Miliucci in un’intervista a C. Del Bello).

Succede che Lama è costretto a correre giù dal furgone e darsela a gambe, incalzato dall’attacco dei compagni. C’è chi se lo ricorda sconvolto e sudato, preoccupato di venire catturato dagli autonomi.

Il capo delle “giubbe blu”, del legittimo e regolare esercito di classe, messo in fuga dagli “indiani”, dai dissidenti, dalla classe.

Ed ero già vecchio quando vicino a Roma a Little Big Horn,

Capelli Corti generale ci parlò all’università,

dei fratelli “tute blu” che seppellirono le asce.

Ma non fumammo con lui, non era venuto in pace.

E a un dio “fatti il culo” non credere mai.

Coda di lupo _ F. De Andrè

Guarda “Lama all’università – Roma, 17 febbraio 1977“:

Guarda “La cacciata di Lama 17 febbraio 1977 (1/6)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

17 febbraiolamaromasapienzauniversità

Accadeva Oggi

  1. 1969

    Immagine di copertina per il post

    Primo numero di Lotta Continua

    Il primo nu­me­ro di “Lotta Con­ti­nua” esce a Mi­la­no il 1° no­vem­bre 1969; 12 pa­gi­ne a ro­to­cal­co, molte foto, fu­met­ti di Gian­car­lo Buon­fi­no; ti­ra­tu­ra: 65.000 copie dif­fu­se con la “ven­di­ta mi­li­tan­te”. Di­ret­to­re re­spon­sa­bi­le è Pier­gior­gio Bel­loc­chio. “L’i­dea di que­sto gior­na­le – è scrit­to nella pre­sen­ta­zio­ne – è quel­la di tro­va­re i nessi per sal­da­re le […]

  2. 1977

    Immagine di copertina per il post

    Biella è antifascista!

    A Biella sono ormai diversi giorni che centinaia di giovani antifascisti praticano sistematiche azioni di boicottaggio alle iniziative revisioniste di alcuni militanti del Fronte della Gioventù e del MSI. Alcuni giorni prima infatti, i neofascisti avevano allestito una mostra fotografica sull’insurrezione antisovietica avvenuta in Ungheria nel 1956, ma erano stati prontamente costretti a rimuovere i […]

  3. 1985

    Immagine di copertina per il post

    Corso Casale 1985 – 1990 Collettivo comunista torinese/autonomo

    Corso Casale 1985 – 1990 Collettivo comunista torinese/autonomo Novembre 1985-1990 Intervento di apertura – Corso Casale – 5 marzo 1985 Quello che sto per dire non è l’elaborazione politica collettiva dei compagni che si sono presi la briga di aprire questo posto. Limiti oggettivi ci hanno impedito di avviare un proficuo dibattito. L’impegno stressante con […]

  4. 2013

    Immagine di copertina per il post

    Agguato contro fascisti di Alba Dorata

    1 novembre 2013 “Forze rivoluzionarie popolari combattenti”. È questa la  sigla che ieri ha rivendicato l’agguato del primo novembre scorso, quando un commando di  compagni in motocicletta sparò con una pistola semiautomatica contro un gruppo di nazisti che montavano la guardia davanti ad una sede di Alba Dorata nel quartiere di Neo Iraklio, nella capitale. […]