E’ sempre più Risiko nell’immensa area marittima compresa tra Bab el-Mandeb, Hormuz, Mar Rosso, golfo di Aden, mar Arabico, golfo di Oman e golfo Persico
Continuare a considerare quegli yemeniti, una minoranza che ha comunque una storia che risale all’VIII secolo, un “gruppo di fanatici ribelli” dal nome buffo sarebbe un imperdonabile errore, oltre che l’ennessima dimostrazione di una presunta arroganza eurocentrica che ha già fatto ridere (e piangere) abbastanza.
I bombardamenti guidati da USA e Gran Bretagna in Yemen contro gli Huthi vengono spacciati dalla Nato come “difensivi”. Ma cosa difendono e per chi?
Negli ultimi giorni si è aperto un nuovo fronte laterale nel conflitto a Gaza. È l’attacco e la minaccia portata avanti dal partito degli Houti dello Yemen alle navi che transitano per il canale di Suez battenti bandiera israeliana e quelle destinate ad attraccare nei porti israeliani.
Sono ormai numerose le imbarcazioni commerciali in navigazione nel Mar Rosso, che vengono colpite da droni e missili lanciati dallo Yemen dai ribelli Houthi che avevano annunciato di fermare i mercantili diretti in Israele se non cessano i bombardamenti su Gaza.
Dopo oltre 500 morti in due settimane di scontri e bombardamenti, la situazione sembra sfuggire di mano alla guida saudita della coalizione sunnita; e l’unica tempesta decisiva (il nome dell’operazione militare contro gli houthi) sembra essere quella che ora avvolge in una fitta coltre di sabbia le capitali del golfo, tingendone il cielo di rosso. […]