“Tutti siamo uno solo per questa causa. Tutti vivremo o tutti moriremo”. Gridano le donne ayamara a Puno salutando le carovane che partono verso Lima. “Non permetteremo che ci calpestino come nel passato”.
Il governo di Lula deve realizzare, nel primo mese del suo mandato, la demarcazione di terre indigene che avevano già pronta tutta la documentazione di omologazione, in attesa della misura, da parte del governo di Bolsonaro.
Il fondo del conflitto tra il popolo Mapuche e lo Stato del Cile è in relazione alle terre in disputa che oggi sono in grande proporzione nelle mani di un sistema di produzione forestale a carattere estrattivista, avallato e sussidiato dallo stato.
La Procura Regionale dell’Araucanía, in Cile, venerdì ha sollecitato una pena di 25 anni di privazione della libertà contro il dirigente e portavoce del Coordinamento Arauco Malleco (CAM), Héctor Llaitul, nell’ambito della Legge di Sicurezza dello Stato.
Dei membri del popolo Tembé, del nordest del Pará, sono stati vittime di una violenta azione realizzata martedì (29) da guardie di sicurezza privata dell’impresa Brasil Bio Fuels (BBF), la maggiore produttrice di olio di palma dell’America Latina, che rifornisce gli impianti di biodiesel.
Un mare di pini verdi tappezza la vasta superficie ondulata, dalle profonde valli fino alle altissime cime. Quando la distanza si tramuta in vicinanza, quando ci addentriamo nelle eterogenee piantagioni, il silenzio e la monotonia trasformano quel mare in un deserto disabitato.
Il Movimiento de Mujeres y Diversidades Indígenas por el Buen Vivir ha occupato pacificamente la Banca Centrale della Repubblica Argentina.
In questo articolo l’autrice si fa eco delle mobilitazioni che da 17 anni i popoli indigeni del Brasile hanno effettuato nell’Accampamento Terra Libera. L’Accampamento Terra Libera, organizzato dalle comunità indigene a Brasilia, fa parte di una trama di azioni che si stanno già convocando da 17 anni durante il cosiddetto “Aprile Indigeno”, uno dei principali […]