Il 31 dicembre è stata una giornata di lotta nella città di Roma. Cominciata la mattina fuori le mura del carcere di Rebibbia e continuata il pomeriggio in vicolo della moretta in solidarietà alla lotta di Alfredo Cospito.
Guerra, caro-vita, attacco ai salari e al reddito di cittadinanza, repressione delle lotte e delle conquiste sociali e civili: questi i temi centrali del corteo, e sui quali costruire e praticare un’opposizione di classe.
Gridiamo forte che non dimenticheremo nessunə, che conosciamo la diretta correlazione fra la piramide della violenza e le mani di chi ci uccide, la correlazione fra la violenza machista quotidiana e le guerre. Che riconosciamo la connessione intriseca fra l’abuso patriarcale e lo sfruttamento delle risorse del pianeta e l’abominio su tutte le forme di vita che lo abitano.
Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera aperta rivolta al corpo accademico della Sapienza da parte della componente studentesca sul regime di detenzione del 41-bis.
Dietro lo slogan principale “basta guerre sui nostri corpi” torna a manifestare a Roma la rete femminista e transfemminista Non Una di Meno.
ATER pochi giorni fa doveva tenere un incontro con gli abitanti di Quarticciolo ma non si è mai presentata. Le palazzine di via Manfredonia a Quarticciolo non sono state mai ristrutturate.
Bloccato ieri mattina il check-in Turkish-Airlines a Fiumicino. Una iniziativa di sostegno e solidarietà al Rojava sotto attacco.
In un quadro di crescente incredulità rispetto alle prime mosse del governo entrante, il week end appena trascorso a Reggio Emilia rappresenta uno spazio di confronto e di possibilità di lotta transfemminista in vista della grande manifestazione nazionale del 26 novembre a Roma.
Ieri all’università La Sapienza la polizia carica il presidio di studenti e studentesse antifasciste contro una conferenza organizzata da Azione Universitaria, gruppo neofascista.
L’università mostra il suo volto più oscuro e colluso con l’attuale governo.
Questa mattina all’Università La Sapienza di Roma gli studenti hanno subito le dure cariche della polizia schierata a difesa del convegno di Azione Universitaria.