Mentre gli stati continuano ad ammassare armamenti il tentativo di condizionamento dell’opinione pubblica sull’inevitabilità della guerra raggiunge nuove vette, tra giornalisti che lodano i benefici per l’economia dell’industria delle armi, propaganda nelle scuole e proposte politiche scellerate.
Aumenta l’impegno militare nel continente Africano: il governo Meloni, in continuità con i governi precedenti, proroga le missioni in corso e ne aggiunge di nuove, anche nei paesi che violano i diritti umani e il diritto internazionale.
Con un aumento del 3,7% sul 2021, trainate dalla guerra in Ucraina, le spese militari nel mondo hanno toccato il record di 2240 miliardi di dollari.
Il comparto militare è tra i principali responsabili a livello globale delle emissioni climalteranti ma non sta facendo nulla per ridurre il proprio impatto.
La campagna elettorale che si sta concludendo risulta essere una delle più miserrime e infime dalla nascita della Repubblica, sia per quanto riguarda i contenuti sia per quanto riguarda le personalità che occupano la scena politica. Le problematiche sociali reali, per esempio l’emergenza abitativa, il carovita e la precarietà del mondo del lavoro, sembra che […]