La C-Star si incaglia ancora: fascisti cacciati indietro dai pescatori tunisini
La saga tragi-comica che vede protagonista la nave C-Star, l’imbarcazione noleggiata dall’organizzazione neofascista Generazione Identitaria per “pattugliare” il Mediterraneo e impedire lo sbarco di migranti sulle coste italiane, continua ad arricchirsi di nuovi episodi.
Dopo un inizio tutt’altro che brillante (la ciurma di razzisti è stata prima bloccata a lungo in porto perché sprovvista dei documenti necessari a salpare, poi indagata per traffico di esseri umani…), in questi giorni l’operazione “Defend Europe” doveva infine entrare nel vivo al largo delle coste libiche. Ma, complici non solo gli idioti auto-gol dell’organizzazione ma soprattutto i numerosi appelli a mobilitarsi contro questa crociera razzista, i fascisti della C-Star continuano a navigare in pessime acque.
Ieri infatti l’imbarcazione ha rinunciato ad attraccare a Zarzis, nel sud della Tunisia, dove secondo programma avrebbe dovuto fare scalo per fare rifornimento. A convincere la nave anti-migranti a cambiare rotta è stata la mobilitazione dei pescatori e degli abitanti della località tunisina, che si sono schierati in mare e sulla banchina minacciando di bloccare il porto e dichiarandosi pronti a cacciare indietro l’arrivo dei fascisti della C-Star. La mobilitazione si è rivelata efficace e l’equipaggio di Defend Europe, vista la mala parata, ha preferito non avvicinarsi nemmeno a Zarzis, rimanendo al largo senza una meta precisa.
E l’operazione non sembra riscuotere maggiore successo nemmeno per quanto riguarda uno dei principali obiettivi dei militanti di estrema destra, ovvero monitorare l’attività delle ONG che prestano operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Sempre nella giornata di ieri la C-Star ha infatti incrociato la rotta della nave Aquarius di Sos Mediterranee e di Medici Senza Frontiere e poi della Golfo Azzurro di Proactiva Open Arms. Entrambe hanno preso molto poco sul serio l’improvvisato “pattugliamento” di Defend Europe che li invitava con toni ridicolmente bellicosi a rispettare il codice di condotta per le Ong recentemente emanato dal Viminale, e hanno invitato i fascisti a togliersi dai piedi, in un caso sbeffeggiandoli anche con un secco e ironico “grazie per l’informazione”.
Insomma, i soldatini anti-migranti di Generazione Identitaria sono sempre più soli nel gridare i propri slogan in mezzo al mare e l’operazione “Defend Europe” si rivela ogni giorno di più un flop dai contorni farseschi…
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