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I facchini della Coop Adriatica vincono la lotta

Aster Coop che ha vinto l’appalto della gestione del magazzino a Gennaio aveva peggiorato le condizioni di lavoro dei facchini inserendo nuovi periodi di prova (2 anni di formazione!); aumentando i ritmi di lavoro, raddoppiando i caporali; opponendosi all’attività sindacale svolta dal sindacato non compiacente, convocando i lavoratori individualmente e a piccoli gruppi in finte assemblee allo scopo di intimidire, di indurre al silenzio le proteste.

Ed infine i primi licenziamenti effettuati il 20 febbraio nei confronti di tre lavoratori. Nessuna motivazione se non quella di un generico mancato superamento al giudizio di idoneità alla propria richiesta di diventar soci (una beffa visto che la richiesta è imposta!). Dopo anni di lavoro(sic!)

Credevano le Coop, che nessuno li avrebbe contestati. Credevano nella forza dei loro infami ricatti. Non avevano però fatto i conti con la determinazione con la quale i facchni hanno portato avanti la loro lotta. Appena avuta la notizia dei licenziamenti, tutti si sono astenuti dal lavoro. I due giorni seguenti nonostante la neve incessante, il gelo e la stanchezza hanno bloccato merce e il personale che doveva sostituirli.

Sempre compatti, decisi a difendere i propri colleghi, determinati a portare avanti le proprie istanze, a testa alta e fieri della loro lotta, non hanno ceduto un secondo.

A cedere invece è stata la controparte, che stamani ha convocato in trattativa il loro rappresentante sindacale Fulvio Digiorgio (Si.cobas) assieme ai delegati. Dopo qualche ora l’accordo. Reintegrati i lavoratori sospesi e cancellato il famigerato art.8 (quello riguardante la prova) .

Una vittoria, il primo passo, non certo l’ultimo. Ma soprattutto una vittoria che in questi due giorni elettorali riporta all’ordine del giorno l’agenda delle lotte e non quella delle urne!

 

I lavoratori appena usciti dal tavolo della trattativa

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