InfoAut
Immagine di copertina per il post

Non voto alle primarie. Sono una gara di balestrieri

Non ce la faccio ad appassionarmi alle primarie, non ci riesco proprio. Non mi stanno nemmeno antipatici i candidati. Non sono uno di quelli che si lamentano per lo spreco di soldi. Forse ne hanno persino guadagnati o se ne hanno persi l’hanno fatto perché era indispensabile. Per fare pubblicità si deve spendere molto, ma se funziona si venderà tanto. Ho cercato di seguirle. Non ho votato, ma ho provato ad immaginare che fossero un fenomeno interessante. Anzi addirittura una novità e persino un atto democratico. Ma non ci sono riuscito. Più ci penso e più mi sembrano vecchie. Un gioco divertente che però abbiamo già visto. Qualcosa di simile alle gare di tiro a segno con la balestra. Ci stanno i balestrieri con gli abiti medievali e la corte su un palchetto che segue lo spettacolo. Ci sono il principe e la principessa su due tronetti e i nobili della corte che sorridono bonariamente. C’è il banditore che legge una pergamena e il buffone che fa le boccacce, i saltimbanco che sghignazzano e i trombettieri che danno il via alla competizione con un sonoro squillo. Tu li guardi e ti sembrano veri. Anzi sono proprio veri, sono in carne e ossa, colorati come nei quadri degli Uffizi, hanno i pennacchi di vere piume di fagiano. Sono veri, ma non lo sono. Recitano. Giocano. Il principe non è un principe, ma il figlio del macellaio del paese che studia nella capitale e si mantiene facendo il barista. La principessa è davvero la sua fidanzata, ma non è nobile e non le importa di esserlo. Non vanno in carrozza, ma in motorino. I trombettieri suonano nella banda del paese e magari uno c’ha pure un quartetto jazz. Il banditore è un pensionato delle poste con una moglie scorbutica e un figlio geometra del comune. Il buffone è veramente un attore, perciò è il più vero e più finto di tutti. Lui finge per mestiere, è Amleto in calzamaglia col teschio in mano e Otello con la faccia sporca di nero, ma anche un camorrista per una fiction televisiva e un simpatico droghiere in una pubblicità di prosciutti. Gli spettatori sono vestiti normali. Hanno indosso gli abiti che mettono tutti i giorni in quella stagione. Hanno occhiali scuri e gonne corte, telefoni cellulari che fanno filmini e con una pasticca si curano malattie che nel rinascimento erano mortali. Fanno fotografie controllando l’orologio perché hanno pagato il parcheggio fino alle tredici e ventiquattro o perché hanno la prenotazione in qualche ristorante. Alla fine della gara molti andranno nelle vecchie osterie allestite per l’evento. Si mangerà la zuppa di farro e il cinghiale in locali chiamati “la vecchia po s t a ” e “la selva oscura”. Tra un pezzo di pecorino di fossa e un salamino di petto d’oca qualcuno suonerà la ghironda o l’arciliuto e alla fine un ciccione vestito da frate servirà l’amaro trappista. Tornando verso l’albergo i turisti attraverseranno strade sulle quali è stata buttata la paglia per nascondere il catrame. L’assessore allo sport, cultura, ambiente con delega speciale alla cura della sagra paesana ha fatto spegnere i lampioni illuminando le strade con le fiaccole e anche i cartelli stradali sono stati coperti da sacchi di iuta. Domani la vacanza finisce e dello spettacolo resteranno molte fotografie che si andranno a perdere in mezzo ai file del computer, un portacenere con il disegno di una piccola balestra da regalare ai nonni e una grossa puntura di ape su una coscia souvenir di una bella passeggiata al fiume. Tutto molto divertente, ma evidentemente vecchio e finto. Una cosa non è nuova solo perché è nata da poco. La ruota rotonda è una tecnologia antichissima, ma nemmeno a Marchionne verrebbe in mente di fare la Punto con le ruote quadrate. Le primarie sono una mezza novità, ma esprimono una maniera vecchia di pensare la politica. Sono fondate sulla delega. Ti dicono «votami e poi lasciami lavorare », ti ricordano che il tuo unico potere consiste nel dare il potere a loro, che tu non sarai mai in grado di fare ciò che loro fanno in maniera professionale. Il popolo è un bambino, ma nella democrazia della delega ha il diritto di scegliersi la mamma e il papà. Questo non significa che potrà decidere in quale casa andare a vivere o in quale posto andare in vacanza. Potrà provarci. Sarà ascoltato in merito all’acquisto della bicicletta, ma se la mamma insiste dovrà finirsi tutto il piatto di broccoli. In merito ad alcune dichiarazioni ci sarebbe molto da dire, ma sarebbe come commentare la gara dei balestrieri. Certo che quel gruppetto di politici se ne sono andati in giro per l’Italia vantandosi di averla attraversata tutta, ma si sono scordati che ognuno di loro aveva una responsabilità che ha messo da parte. Se un sindaco o governatore se ne va in giro a parlare di politica nazionale, chi ci sta nel suo ufficio a governare la città o la regione? È come se dicessero che la politica nazionale è comunque più importante e questa giustificazione deve bastare. In fondo Renzi l’ha detto che se perde torna a fare il sindaco. Come se fare il sindaco di Firenze fosse un ripiego. Come se stasera agli spettatori del teatro dove lavoro io dicessi «visto che non mi fanno fare una trasmissione in prima serata, sono venuto da voi». La novità è un’altra. È nella partecipazione attiva, nella democrazia diretta, nell’autorganizzazione che si sperimenta nelle centinaia di assemblee e presidi dalla Valle di Susa allo stretto di Messina. È difficile arrivarci. Ci vogliono un po’ di anni e tanta coscienza, ma vale la pena mettersi in marcia invece di sedersi sulla panchina della delega come pensionati della democrazia.

da controlacrisi

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

celestini ascanio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump tra guerra e pace

Quali prospettive apre il ritorno del Tycoon alla Casa Bianca? La pace in Ucraina è più vicina oppure il 2025 sarà un nuovo anno di guerra?

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La politica al tramonto (d’Occidente)

Anton Jager; Iperpolitica. Politicizzazione senza politica; Nero Edizioni; Roma 2024; 15€ 158 pp. di Jack Orlando, da Carmilla Tre proiettili alle spalle e Brian Thompson, il CEO della United Healthcare, cade freddato a terra.Non si fa in tempo a avere l’identità dell’attentatore che già inizia il vociare di internet.Sui social si brinda alla morte del capo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Non c’è una via diversa dallo sperimentare

Intervista a Franco Piperno tratta da Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005) da Machina Continuamo con la pubblicazione dei materiali per ricordare Franco Piperno. Qui una sua lunga e dettagliata intervista uscita nel volume Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005), curato da Guido Borio, Francesca Pozzi e Gigi Roggero, in cui si parla, tra le altre cose, della sua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sofri e Travaglio, la galera e il teatro

Pubblichiamo il commento di Ascanio Celestini all’articolo di Travaglio: Ieri Marco Travaglio ha scritto un articolo su Adriano Sofri, ma poi ha parlato anche di altro. Per me che faccio teatro e ogni tanto vedo lui comparire come attore nelle stagioni teatrali è un motivo di riflessione importante. Da alcuni anni ci chiediamo (io, ma soprattutto […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Celestini: ‘Sto dalla parte degli antagonisti. Gli scontri? Era un corteo non una passeggiata’

Ascanio Celestini, lei ha partecipato alla manifestazione di sabato: quali sono state le sue impressioni?«È stata una bella manifestazione, grande, tranquilla. Ero con due miei amici. C’era tanta gente che aveva la metà dei miei anni. Ci siamo sentiti un po’ dei vecchietti». Gli scontri temuti non sono mancati. Li ha visti?«Io mi sono spostato […]