InfoAut
Immagine di copertina per il post

Testimonianze dalla Palestina. Nuove violenze, scontri, organizzazione

Così come da oltre un mese avviene nei villaggi e nelle città palestinesi, anche mentre scriviamo si stanno registrando forti scontri in molte zone palestinesi. Tutti i territori stanno sperimentando nuove ondate repressive, e tutti i territori stanno insorgendo.

Agli attacchi e alle incursioni nei campi, nelle scuole e negli ospedali, agli arresti indiscriminati, ai sempre più numerosi check-point che sorgono nei villaggi e nei campi profughi: a tutto questo il popolo continua a ribellarsi. Da Ramallah a Betlemme, passando per Gaza e i Territori del 48, nelle città, ma anche nelle scuole, nelle università, nei campi profughi, sempre più sono coloro che si organizzano per sfidare un potere che da ormai 68 anni occupa le terre, ruba le risorse e cerca di spazzare via ogni minimo spazio di libertà rimasto.

Ai media main stream che parlano di giovani uccisi perché in procinto di sferrare attacchi e, con l’uso di coltelli o sassi, uccidere coloni o militari israeliani si oppongono voci diverse e realtà altre. Una realtà fatta di occupazione, di attacchi e soprusi da parte delle forze d’occupazione, fatta della violenza cieca dei coloni: la realtà di una Palestina che ormai da decenni è piena di una rabbia pronta ad esplodere e organizzarsi per difendere le proprie terre e la propria vita.

 

Abbiamo raggiunto telefonicamente alcuni giovani esponenti della sinistra rivoluzionaria palestinese [appartenenti al PFLP], e con loro abbiamo discusso di questa nuova ribellione, in particolare di come questa sia viva in tutti i territori e riesca ad unire tutte le componenti della lotta palestinese.

Ci raccontano subito di come “la cosa più importante che abbiamo visto in questa Intifada è l’unità del popolo palestinese ovunque si trovi: ci si ribella nella West Bank, a Gerusalemme, nella Palestina del 48 e nella Diaspora”, aggiungendo, entusiasti, “per la prima volta in 22 anni [dalla Prima Intifada] vediamo una reale unità nazionale”.

Dunque una lotta che, in gran parte guidata dalla cosiddetta generazione post-Oslo, oltre che contro l’occupazione, rivolge la sua rabbia anche contro l’ANP e il suo “processo di pace”. Come tengono infatti a precisare: “C’è un consenso nazionale e popolare alla resistenza, contro l’occupazione e anche contro l’Autorità Palestinese. Inoltre, altra cosa importante è che c’è una giovane generazione palestinese, nata dopo gli accordi di Oslo, che guida le azioni sul campo, combatte, muore e continua a combattere”. Questi giovani “sono in gran parte affiliati ai partiti palestinesi, ma la loro posizione va oltre la lotta privata di cui alcuni partiti si fanno portatori, in primis Fatah. Quella che stiamo adesso sperimentando è una lotta che vede protagoniste tutte le componenti della lotta palestinese, dagli studenti, ai profughi, ai prigionieri in lotta nelle carceri israeliane, alle donne che rivendicando i propri diritti all’interno della lotta per l’autodeterminazione e che per questo vengono colpite e arrestate”.

Ciò che vediamo in tutti i Territori è poi una ritrovata riscossa popolare che non solo coinvolge tutte le componenti della lotta palestinese, ma che ne unisce anche tutte le rivendicazioni, in primis quelle che riguardano lo status di Gerusalemme e il Diritto al Ritorno. Come infatti ci raccontano “Questa lotta è riuscita a mettere in discussione le decisioni dell’occupazione su Gerusalemme e sulla Moschea di Al-Aqsa. Gerusalemme assume una fortissima importanza per tutti i palestinesi ovunque si trovino. Anche qui a Gaza siamo pronti a batterci per Gerusalemme, per una Gerusalemme libera e capitale”. E, sul diritto al ritorno, ci spiegano: “Questa Intifada riporta ancora una volta al centro dell’attenzione questo diritto centrale del popolo palestinese. La partecipazione del nostro popolo ovunque si trovi, nei campi profughi dei Territori Occupati, ma anche nel 48 e nei territori della Diaspora lo conferma”.

Infine, riguardo all’ANP: “ L’Autorità Nazionale sta cercando di strumentalizzare questa Intifada e utilizzarla per tornare al tavolo dei negoziati e arrestare la resistenza, all’insegna della svendita dei nostri diritti nazionali e del proseguimento del coordinamento di sicurezza con il nemico. C’è una forte determinazione del nostro popolo a combattere l’occupazione e il servilismo dell’ANP fino alla fine”.

Terminano affermando che “i giovani militanti della sinistra rivoluzionaria continuano a lavorare per la formazione di una leadership nazionale che, all’insegna dei principi legati all’autodeterminazione, guidi questa rivolta e invitiamo la resistenza popolare a combattere il nemico sionista ovunque si trovi”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

palestinaPFLP

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La politica al tramonto (d’Occidente)

Anton Jager; Iperpolitica. Politicizzazione senza politica; Nero Edizioni; Roma 2024; 15€ 158 pp. di Jack Orlando, da Carmilla Tre proiettili alle spalle e Brian Thompson, il CEO della United Healthcare, cade freddato a terra.Non si fa in tempo a avere l’identità dell’attentatore che già inizia il vociare di internet.Sui social si brinda alla morte del capo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Non c’è una via diversa dallo sperimentare

Intervista a Franco Piperno tratta da Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005) da Machina Continuamo con la pubblicazione dei materiali per ricordare Franco Piperno. Qui una sua lunga e dettagliata intervista uscita nel volume Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005), curato da Guido Borio, Francesca Pozzi e Gigi Roggero, in cui si parla, tra le altre cose, della sua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco(?) su Gaza

Imminente l’accordo di cessate il fuoco su Gaza e di scambio di prigionieri – con la mediazione di Usa, Qatar, Egitto – che dovrebbe prevedere nei primi 42 giorni il rilascio di una parte degli ostaggi e la liberazione di prigionieri politici palestinesi, mentre Israele terrà il controllo del corridoio Filadelfia tra Gaza ed Egitto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Palestina: 23 denunce e 17 fogli di via da Brescia per il blocco dell’azienda armiera Leonardo. Denunce di abusi subiti in questura

Si è chiusa con 23 denunce e 17 fogli di vita l’iniziativa di lotta di Extinction Rebellion, Ultima Generazione e Palestina Libera a Brescia, con il blocco – lunedì 14 gennaio – di Leonardo, azienda armiera italiana controllata al 30% dal Ministero dell’economia e finanza, coinvolta nella vendita di armi in mezzo mondo, compreso Israele, da 15 mesi impegnato nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Popcorn, zucchero filato e massaggi. All’interno del nuovo ‘resort’ dell’esercito israeliano nel nord di Gaza

Un nuovo rapporto dell’organo di informazione israeliano Ynet rivela un quadro inquietante: mentre i palestinesi nel nord di Gaza rischiano di morire di fame e di essere sterminati, è stato creato un vicino ‘resort’ per i soldati israeliani, che possono rilassarsi e distendersi tra un intervento e l’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riassunto di un anno palestinese: genocidio, resistenza e domande senza risposta

La storia della guerra israeliana a Gaza può essere riassunta nella storia della guerra israeliana a Beit Lahia, una piccola città palestinese nella parte settentrionale della Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ospedale Kamal Adwan incendiato ed evacuato: cala il sipario sull’ultimo presidio di umanità nel Nord della Striscia

Come prevedibile, Israele ha approfittato delle feste di Natale per portare a termine la distruzione fisica del sistema sanitario nel nord di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout