InfoAut
Immagine di copertina per il post

The Student Hotel. Come si svende suolo pubblico a Torino

Passiamo spesso accanto all’area di Ponte Mosca, dove ora stanno costruendo The Student Hotel. Qui saranno ospitati turisti e studenti in camere costose, professionisti e manager disporranno di spazi ibridi per riunioni. Abbiamo letto piani urbanistici, delibere e mappe: una volta stampati, questi documenti prima inintelligibili diventano limpidi e mostrano come è stato possibile concedere a una società privata quest’ampia porzione di suolo pubblico. Raduniamo qui gli appunti per raccontare la storia di un’alienazione.

Da Napoli Monitor

Nei mesi Cristina Rossi ha fotografato l’evoluzione del cantiere e così abbiamo deciso di montare le nostre note con le immagini di macerie e lavori di costruzione.

Torino. Oggetto dell’intervento: “Area compresa nell’isolato delimitato da corso Giulio Cesare, Lungo Dora Firenze, via Aosta e corso Brescia [denominata] area Ponte Mosca”. È il primissimo blocco del quartiere Aurora, nel punto in cui preme contro il nuovo centro che avanza. Prima dell’arrivo del cantiere, l’area apparteneva alla Città Metropolitana e si sarebbe potuta definire la riserva di biodiversità spontanea urbana Ponte Mosca. Era delimitata da una recinzione spessa in ferro e maglia di ferro. C’è un punto, all’altezza di un piccolo albero, in cui lo sfalso tra la recinzione e la strada è basso e si può saltare dentro facilmente. L’ultima o la penultima cosa prima dell’arrivo degli escavatori, fu un nutrito gruppo di giocatori di uno sport intercontinentale, il cricket. La domenica giocavano partite e tornei sul prato libero. Alle volte con altre squadre venute da altri quartieri. Quella storia si interrompe all’arrivo del cantiere.

Spunti di critica a una speculazione locale. Primi anni Novanta. L’oggetto di intervento è un residuo rimasto vuoto da ogni utilizzo. Qui una scuola crollò, ancora prima c’erano fabbriconi di conci e altre sostanze inquinanti. Secondo il Piano regolatore generale emanato nel 1995, l’area è destinata a “interesse pubblico”. Erano previsti un parco, un’area di attrezzature sportive, un’area edificata per servizi di interesse della collettività. Il Piano rimarrà inattuato.

Dal 1995 al 2011. La ragione per cui non farci un parco è probabilmente l’alto costo di bonifica. Milioni e milioni che in lire erano miliardi e miliardi per rimuovere la terra contaminata da cento anni di fabbriconi. Così, per anni, rimane un nulla urbano. Nella Detroit di noialtri nessuna amministrazione mai ha preteso di rientrare in possesso del proprio suolo dato in usufrutto alla fabbrica alle condizioni in cui era stato affidato, o quantomeno privo dei veleni che il lavoro aveva aggiunto. La terra è così sporca che nessuno può permettersi di usarla.

Nel 1992 era stata istituita la Protezione civile. Una nuova agenzia governativa che riferisce direttamente al presidente del consiglio dei ministri. Si attiva in reazione a stati di emergenza brevi e circoscritti, legati a “calamità naturali e altri eventi”. È indispensabile per aggirare la lentezza delle procedure democratiche di assegnazione tramite gara d’appalto. Il principale strumento d’azione della nuova agenzia è “l’ordinanza di protezione civile”, che dà il potere di agire“anche in deroga alle leggi vigenti”. Nel 2001 s’aggiunge una semplice parola: “calamità naturali e altri grandi eventi”. Così, da lì alla successiva riforma, la protezione civile diventa una macchina organizzativa ed edile che può funzionare anche in deroga alle leggi vigenti. Nel 2007, Torino è indicata come principale città per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In tempi non sospetti, un Dpcm proclama l’anniversario un “grande evento”. Tra articoli e commi del decreto, l’indicazione a progettare e realizzare “selezionati interventi infrastrutturali”.

Nella legge finanziaria del 2008 viene creato il “Piano delle alienazioni immobiliari”, strumento di prestito bancario/privato alle amministrazioni locali. Un elenco di beni pubblici ipotecati dal Comune per aprire linee di credito per la chiusura del proprio bilancio corrente. Il corrispettivo taglio ai finanziamenti agli enti locali spinge così dolcemente le amministrazioni alla svendita del patrimonio immobiliare. Se incroci i vincoli di bilancio e quelli di spesa con le linee di credito bancario trovi il debito.

Si vorrebbe vendere l’area di Ponte Mosca, ma ha un vincolo di utilizzo pubblico stabilito nel piano regolatore. Per creare una deroga all’applicazione in un punto, lo strumento di legge si chiama “variante parziale”. Nel 2011 è emanata la variante “252 Ponte Mosca”. Sono passati nove mesi dalla fine dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma ogni documento porta il logo di “Esperienza Italia 150”. La variante 252 cambia la destinazione d’uso da pubblica a privata. Da parco ad attività terziarie. L’area adesso può essere messa sul mercato.

Dal 2011 al 2019. Mentre permane l’abbandono, l’area è utilizzata per attività commerciali residuali e sporadiche nel quartiere. Alle volte un parcheggio a pagamento, alle volte un parcheggio a un prezzo simbolico. La procedura di grande vendita immobiliare di un bene di proprietà pubblica è assimilabile a una normale gara d’appalto. La gara d’appalto immobiliare si chiamaasta. Per permettere ai concorrenti in gara di partecipare a pari condizioni, bisogna scrivere documenti, firmati da costoso personale abilitato, che contengano le opere che si vogliono realizzare nel dettaglio: quali opere, per quali dimensioni, con quali materiali. Uniformando alla partenza la richiesta, sarebbe possibile confrontare tra loro i prezzi. Nel caso della grande vendita immobiliare si deve manifestare pubblicamente che si è interessati a vendere e a raccogliere offerte d’acquisto. Il giorno dell’asta si aprono davanti a testimoni le diverse buste contenenti le offerte pervenute, le si confronta e si sceglie quella con il prezzo più alto. A queste regole diventa impossibile agire tempestivamente e assegnare parti di patrimonio immobiliare direttamente, senza gara pubblica di assegnazione. La prima asta va deserta. Alla seconda si presenta una sola offerta, più bassa della base d’asta. Per evitare un ulteriore ribasso, l’area viene rimossa dalle alienazioni.

Dal 2019 al 2021 con flashback. Compare uno scozzese con la barba rossiccia. È l’amministratore delegato di una società olandese che si chiama The Student Hotel. Un pomeriggio di giugno si concretizza la vendita, otto anni dopo l’adozione della variante “attesa l’urgenza […] immediatamente eseguibile”. Con scatto da centometrista, la giunta comunale guidata da Appendino espleta le procedure per riportare il tutto alla legalità, scoraggiando chiunque dal partecipare. Base d’asta nel 2011: poco più di dieci milioni di euro. Valore di vendita nel 2019: sette milioni e trecento ottomila euro. È andata così: è arrivata l’offerta, hanno reinserito il bene nelle alienazioni e hanno pubblicato in piena estate una “informativa pubblica a far pervenire offerte” che sconsiglia vivamente di far pervenire offerte. Devono non vendere, perché hanno già venduto. Se si presenta un altro acquirente salta il banco, è importante non fare una figura di merda con la compagnia olandese.

Con dati dell’anno scorso, la spesa corrente a saldo del debito pubblico cittadino era al 14%. Il saldo degli interessi maturati su quel debito all’11%. Per un totale del 25% del bilancio annuale della città. Quando si vende un immobile iscritto all’alienazione, il 10% del valore è destinato direttamente al saldo del debito. È a questo genere di tristi eventi che bisognerebbe guardare, nell’indirizzare il proprio ragionare politico. Chiara Appendino, ex sindaca della città, siede oggi in parlamento. Nel 2011, all’origine di questa speculazione specifica, vota contro il primo provvedimento relativo alla variante 252 e non partecipa sull’eseguibilità; al secondo provvedimento in entrambi i casi non partecipa alla votazione. Eppure, sarà proprio la giunta Appendino a permettere la vendita dell’area. Marco Grimaldi, uomo da partito di professione, da queste parti si intestava battaglie della sinistra ecologista e anche lui oggi è in parlamento. Da consigliere comunale della città, per trasformare il parco in litri e litri di cemento, ha votato sempre sì.

Oggi. In giorni recenti, mentre procede la distruzione qui raffigurata, la nuova giunta Lo Russo ha approvato il Piano di edilizia convenzionato del futuro The Student Hotel. Si tratta dell’insieme dei documenti che il Comune vaglia e approva per permettere all’imprenditore di costruire quello che c’è scritto e disegnato nei piani. Se pure una visione politica dovesse esserci, approvare questo Piano costituisce l’ultimo pronunciamento democratico.

Tra questi documenti appena approvati, ecco la “bozza di proposta di monetizzazione”: un conto economico di quanto costa costruire il grandhotel, quanto si può guadagnare e a che prezzi. Infine si determina quanti milioni di euro, sulla base di quei calcoli, il costruttore dovrà versare nelle casse comunali. Dentro lo starhotel ci sono numerose tipologie di affari: studentato di medio periodo, foresteria per studenti, superlusso per soggiorni brevi, ma anche superfici commerciali o uso uffici da vendere o affittare. Si paragonano tra di loro i prezzi per la medesima tipologia, nello stesso quartiere. Si determina il valore medio tra quelli osservati, si opta per il prezzo più alto tra quelli disponibili e su questo si stabilisce il valore di vendita o i canoni d’affitto futuri. Quando il prezzo nel quartiere è troppo basso, il redattore del documento inserisce nell’osservazione un elemento di un altro quartiere, aggiustando i conti, così che siano matematicamente corretti. Devono essere corretti, perché alla fine dei conti al comune arrivano i milioni. Così, in cambio della monetizzazione degli oneri di urbanizzazione, l’amministrazione della città decreta l’inserimento di una leva economica di classe. Dotato di un bacino di consumatori potenziali da ogni parte del mondo ricco, l’offerta del nuovo superhotel nasce su questo deserto indotto, con l’avallo del piccolo potere cittadino, a prezzi più alti dei più alti possibili nel quartiere. La discrepanza tra le narrazioni e i fatti è un velo di nebbia denso, ma rimangono, sotto di esso, i fatti, le immagini. (redazione monitor torino)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

CONSUMO DI SUOLOSTUDENT HOTELtorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

TRUMP II: La guerra commerciale si fa globale. 

Riprendiamo e traduciamo il contribuito che i compagni di Chuang hanno dato al neonato progetto editoriale “Heatwave”.  Buona lettura. In questo primo contributo al nuovo progetto Heatwave, rispondiamo alle domande di questo collettivo sull’impatto globale delle ultime ondate di dazi americani. La panoramica completa di questa inchiesta può essere letta sul loro sito web, insieme […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“I padroni del mondo:come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia”

Venerdì 6 giugno presso il CSOA Askatasuna alle ore 19.30 si terrà insieme all’autore Alessandro Volpi la presentazione del libro “I padroni del mondo: come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” (Laterza, 2024).  D’accordo con l’autore pubblichiamo l’introduzione del libro. Mappe. Esiste un legame evidente fra l’idea che serva una continua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il posto di Hamas (e di chi chi seguirà o precede) in Palestina

Qualche precisazione sul ruolo del movimento, all’interno di una più ampia cornice di lotta anticoloniale di Lorenzo Forlani, da lorenzoforlani.substack.com Mi sembra sia arrivato il momento, o forse non ha mai smesso di esserlo. Vogliamo parlare di Hamas? E parliamo di Hamas, una volta per tutte, tentando di scrollarci di dosso paranoie, tensioni mai sopite, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Note preliminari sul «sistema degli Stati»

È generalmente noto che Karl Marx, nel piano del Capitale, prevedesse una sezione dedicata allo Stato – sezione di cui non scrisse nemmeno una bozza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Russia: i segreti della resilienza economica

Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump 2.0: una svolta epocale?

Un confronto sulla percezione che sulle due sponde dell’Atlantico si ha della crisi in corso è importante, ma deve scontare uno choc cognitivo dovuto alla difficoltà di mettere a fuoco una svolta forse epocale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

György Lukács, Emilio Quadrelli e Lenin: tre eretici dell’ortodossia marxista

György Lukács, Lenin, con un saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e una lezione di Mario Tronti, DeriveApprodi, Bologna 2025 di Sandro Moiso, da Carmilla La recente ripubblicazione da parte di DeriveApprodi del testo su Lenin di György Lukács (1885-1971), accompagnato da una corposa introduzione di Emilio Quadrelli (1956-2024) oltre che da un’appendice contenente una lezione di […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La collina da tutelare: passeggiata No Gronda Est

Riportiamo un breve resoconto della quarta edizione molto partecipata di “La collina da tutelare”, svoltasi domenica 25 maggio tra le colline intorno ad Airali nel chierese, alla quale Confluenza ha partecipato realizzando un’intervista a Carlo Massucco, storico rappresentante del comitato chierese che si oppone da decenni alla costruzione della tangenziale est, oggi denominata “Gronda” (per aggiornamenti : Terre di nessuno).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]