Fine pena mai?
Lo scorso 7 ottobre la CEDU – Corte Europea per i diritti dell’uomo – si è pronunciata contro il “fine pena mai”, l’ergastolo ostativo, l’istituto che, in Italia, nega a chi non si “pente” fruire di permessi premio, lavoro esterno al carcere e misure alternative al carcere.
L’art. 4-bis dell’ordinamento penitenziario concede al detenuto i benefici di legge solo se accetta di fare la spia.
Chi non cede il ricatto, anche dopo due o tre decenni di carcere è destinato a morire dietro le sbarre.
La sentenza della CEDU, anche se non vincolante per l’Italia, apre la strada ai ricorsi di altri ergastolani.
Secondo la Corte l’ergastolo ostativo si pone in contrasto con l’art. 3 della Convenzione che vieta la tortura, le punizioni degradanti e disumane.
Ne abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato che segue con attenzione le questioni carcerarie.
Ascolta la diretta:
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.