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Genova, due milioni di euro di multe per lo sciopero Amt

Da questa mattina polizia e carabinieri, su ordine della Prefettura, hanno iniziato a recapitare le multe a casa dei lavoratori che durante lo sciopero hanno rifiutato gli ordini di precettazione al lavoro (si stima che siano più di 1000 al giorno i dipendenti che hanno incrociato le braccia), decidendo di proseguire la propria protesta contro l’annunciata privatizzazione dell’azienda voluta dalla giunta del sindaco Doria. La misura repressiva era già stata annunciata nel corso dello sciopero, quando il prefetto Balsamo aveva dichiarato che per chi avesse disatteso la precettazione sarebbero fioccate multe di 250 euro al giorno (raddoppiate poi a 500 a partire dalla seconda giornata di sciopero). 

Così è stato, ma i fascicoli aperti dalla Procura contro la protesta degli autisti Amt in realtà sono diversi: oltre all’interruzione di pubblico servizio, ai lavoratori dell’azienda potrebbero infatti anche essere contestati i reati di resistenza, danneggiamento, violenza o minaccia a corpo amministrativo in riferimento all’occupazione della Sala Rossa avvenuta martedì scorso con la quale gli autisti avevano interrotto la seduta del Consiglio comunale che doveva votare sulla privatizzazione dell’Amt. 

Insomma, quando la lotta rompe gli schemi dello sciopero ordinato e preannunciato e riesce ad incidere concretamente conquistando qualche risultato, i provvedimenti contro chi si mette in gioco non tardano ad arrivare…

D’altra parte, però, dopo il corteo del Comitato di Solidarietà che sabato pomeriggio ha attraversato le strade della città, anche dopo la vergognosa e salata ritorsione di Amt e Procura nei confronti dei lavoratori il sostegno e l’appoggio alla loro lotta non deve conoscere soste.

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