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Cisgiordania: soldati israeliani uccidono un palestinese

I soldati israeliani hanno ucciso ieri notte un uomo armato palestinese che  avrebbe sparato e ferito alla gamba uno dei poliziotti di confine di Tel Aviv presenti al checkpoint Tapuah vicino alla città palestinese di Nablus, in Cisgiordania.

In una nota l’esercito israeliano afferma che l’uomo “ha aperto il fuoco su un poliziotto di confine ferendolo, le forze [israeliane, ndr] hanno risposto uccidendolo”. Versione poi riportata anche dal sito web del quotidiano Yediot Aharonot.

Il checkpoint di Tapuah era già balzato alle cronache quattro giorni fa quando i soldati israeliani avevano arrestato un giovane palestinese che portava una cintura esplosiva. A insospettire i militari era stata la giacca indossata dall’attentatore in un giorno particolarmente caldo.

Sugli spari di ieri notte al momento non vi sono ulteriori dettagli né è stata fornita la versione palestinese.

L’episodio ha luogo a poche ore di distanza dal giuramento del nuovo governo di unità nazionale palestinese. Governo su cui già sono pronte le ritorsioni israeliane: interruzione dei contatti con l’Autorità Nazionale del Presidente palestinese Mahmoud Abbas, ad eccezione del coordinamento di sicurezza; blocco dei fondi palestinesi raccolti con tasse e dazi doganali per il transito delle merci e per altre attività commerciali ed economiche da e per i Territori Occupati. Tel Aviv ha inoltre impedito a tre neo-ministri di uscire dalla Striscia di Gaza per recarsi in Cisgiordania per presenziare al giuramento del governo d’unità nazionale.

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